Il
Parlamento di Atene ha eletto, nella giornata di mercoledì, il nuovo Capo di
Stato che ricoprirà la carica nel corso del proprio mandato quinquennale. I
legislatori, in un raro momento di coesione, hanno approvato a larghissima
maggioranza, 261 voti su 300, la candidatura di Katerina Sakellaropoulou,
proposta dal partito di governo Nuova Democrazia.
23 01 2020, Andrea Walton
Giudice del Consiglio di
Stato e difensore dei diritti umani sarà la prima donna nella storia del Paese
e la prima persona non appartenente ad un movimento politico a ricoprire questo
incarico. Alexis Tsipras, ex primo ministro e leader del partito progressista
Syriza, l’ha definita “un giudice eccezionale” ed il 62 per cento dei
rispondenti ad un sondaggio ha approvato la scelta di Syriza di appoggiare
l’elezione del nuovo Capo di Stato.
La vita
Katerina
Sakellaropoulou è nata a Salonicco il 30 maggio del 1956, ma la sua famiglia
era originaria di Stavroupoli, nella prefettura di Xanthi. Il futuro Capo di Stato
ha studiato Legge ad Atene ed ha completato il suo percorso accademico in
Francia presso la Paris II Panthéon-Assas University. La carriera in ambito
giudiziario l’ha portata ad essere ammessa, intorno alla metà degli anni
ottanta, all’interno del Consiglio di Stato e ad essere promossa consigliere
nel 2000, vice-presidente nel 2015 e presidente nel 2018. La Sakellaropoulou ha
ricoperto diversi incarichi all’interno dell’Associazione dei Funzionari del
Consiglio di Stato, scrive regolarmente sui giornali accademici mentre la sua
sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e delle libertà civili
l’ha portata ad essere lodata dal partito di Syriza. Ci sono concrete
possibilità, dunque, che la sua elezione ai vertici dello Stato possa contribuire
a pacificare, almeno parzialmente, il dialogo nazionale ed a favorire
l’adozione di toni più concilianti tra le forze politiche. La Grecia, infatti,
è stata colpita, negli ultimi anni, da una gravissima crisi economica che ha
trascinato il Paese sull’orlo del baratro e che ancora oggi influenza le vite
di molti. Atene vive un momento difficile non solamente all’interno dei confini
nazionali ma anche nelle relazioni con la Turchia, con cui ci sono problemi
nell’ambito dello sfruttamento delle fonti energetiche e circa i diritti
territoriali nel Mar Egeo.
Le
prospettive
L’elezione
della Sakellaropoulou potrebbe portare anche ad un miglioramento della
condizione sociale e lavorativa delle donne greche, colpite da un tasso di
disoccupazione che si aggira intorno al 20 per cento e pagate decisamente meno
dei colleghi maschi. Lo stesso premier Kyriakos Mitsotakis, membro del partito
conservatore Nuova Democrazia, era stato criticato per aver incluso poche donne
nel proprio gabinetto. Bisogna però aggiungere che il Presidente della
Repubblica, in Grecia, è una figura costituzionale largamente cerimoniale e
dotata di ben pochi poteri incisivi: la Sakellaropoulou, dunque, potrebbe non
riuscire ad incidere come voluto ed auspicato all’interno del contesto politico
nazionale e le sue parole, per quanto pesanti, potrebbero essere ignorate tanto
dal partito di governo quanto da quelli dell’opposizione. La ventata di
freschezza che ha colpito le istituzioni greche, in ogni caso, potrebbe
rivelarsi benefica e contribuire a lasciare il segno su un Paese che, con
sempre maggiore necessità, deve rimettersi in pari con il resto del Vecchio
Continente.
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