Grecia, arbitro attaccato a casa sua: ora i colleghi minacciano lo sciopero

In Grecia si è superato il limite. Per la seconda volta in due settimane è stata presa d’assalto la casa di un arbitro e ora il rischio di uno sciopero dei direttori di gara è sempre più vicino.

Come raccontano i media ellenici, la porta d’ingresso in vetro dell’abitazione di Angelos Evangelou è stata distrutta e non è la prima volta, visto che lo scorso 22 dicembre era accaduta la stessa cosa con petardi che hanno causato diversi danni.

Perché tutto questo? Evangelou è stato il video assistente il 22 dicembre, quando all’Olympiakos, impegnato sul campo del Volou, è stato annullato un gol e negato un rigore nella gara terminata 0-0 che ha fatto scivolare la squadra del Pireo al secondo posto a due punti dal Paok capolista. Lo stesso Olympiakos aveva protestato per le cattive decisioni arbitrali, denunciando i cinque arbitri di quella gara e accusandoli di aver accettato tangenti. La protesta, arrivata ufficialmente anche alla Uefa e alla Fifa, parla di «un’alterazione deliberata e chirurgicamente precisa del risultato di una partita in cui è stato utilizzato il Var».

Il rischio sciopero è poi rientrato in tempo e questo ha garantito il regolare svolgimento sabato del derby di Salonicco Aris-Paok (4-2) e garantirà quello del derby di Atene Olympiacos-Panathinaikos domenica. La Federazione greca ha tuttavia definito la distruzione della porta di casa di Evangelou una «impensabile follia nel calcio greco». Le reazioni sono state forti. Il Paok — il cui presidente Ivan Savvidis fu protagonista di un episodio clamoroso di cui parlò tutto il mondo nel 2018, entrando in campo con la pistola — dice che «è tempo che la giustizia parli, finalmente, e trovi i colpevoli di questi attacchi». L’Aek Atene h+a invitato la Lega e il governo a «indagare a fondo su tutti questi attacchi mafiosi». resta il fatto che la vicenda non è una novità nel calcio greco: già nel 2018 gli arbitri fecero sciopero dopo che l’arbitro Thanasis Tzilos fu assalito appena uscito dalla sua casa di Larissa da quattro persone incappucciate che lo mandarono in ospedale dopo averlo colpito a testa e gambe.

5 gennaio 2020 (modifica il 5 gennaio 2020 | 11:19)

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