“L’Europa, senza la Grecia e l’Italia, non significa nulla”: al termine dell’esecuzione della Nona di Beethoven eseguita dall’Orchestra Cherubini di Ravenna assieme a musicisti greci, il Maestro ha lanciato un messaggio forte ai 5mila spettatori del Teatro di Erode Attico.
di Stefano Carrer
ATENE - «L'Europa, senza la Grecia e l'Italia, non significa nulla». Parole del Maestro Riccardo Muti ai 5 mila spettatori al termine di un emozionate concerto al Teatro di Erode Attico di Atene, dove ha diretto la Nona di Beethoven, con l'Inno alla Gioia che è l'inno europeo. Quello stesso inno che è stato disprezzato a Strasburgo dai parlamentari britannici Brexiters con un vergognoso voltarsi di spalle durante l'inaugurazione del Parlamento. Una serata speciale ad Atene: ai piedi dell'Acropoli dove è nata la democrazia e proprio all'indomani di una sua moderna manifestazione: le elezioni che hanno visto un pacifico passaggio di potere dalla sinistra di Syriza al centro destra di nuova democrazia, in un Paese che e' e vuole essere Europa e ha ripudiato ogni ipotesi di Grexit. Se «l'esecuzione musicale è il simbolo della convivenza democratica, dove il singolo concorre al Bene Comune», sostiene Muti, allora «Atene è una delle città dove il progetto si realizza pienamente: come dimenticare che la democrazia nella sua più perfetta ed armoniosa espressione nasce proprio in Grecia?»
Replica a Ravenna
Oltre 200 i musicisti (107 orchestrali, 87 coristi, 4 solisti) impegnati nel “concerto europeo” che sarà replicato a Ravenna l'11 luglio al Pala De André. L'Orchestra giovanile Luigi Cherubini si è unita a giovani musicisti di alcune delle più attive orchestre greche: Athens State Orchestra, Thessaloníki State Symphony Orchestra, ERT National Symphony Orchestra, Greek Youth Symphony Orchestra, City of Athens Symphony Orchestra, City of Athens Philharmonic. Le voci del Coro Costanzo Porta si sono sommate a quelle dell'ERT National Choir e del Choir of the Municipality of Athens, preparati dai maestri Antonio Greco e Stavros Beris. I cantanti solisti dell'inno all'Europa e alla fratellanza tra i popoli sono stati il giovane soprano di origine kazaka Maria Mudryak, il mezzosoprano russo Anastasia Boldyreva, il tenore Luciano Ganci e il basso, anch'esso di origine russa, Evgeny Stavinsky.
Oltre 200 i musicisti (107 orchestrali, 87 coristi, 4 solisti) impegnati nel “concerto europeo” che sarà replicato a Ravenna l'11 luglio al Pala De André. L'Orchestra giovanile Luigi Cherubini si è unita a giovani musicisti di alcune delle più attive orchestre greche: Athens State Orchestra, Thessaloníki State Symphony Orchestra, ERT National Symphony Orchestra, Greek Youth Symphony Orchestra, City of Athens Symphony Orchestra, City of Athens Philharmonic. Le voci del Coro Costanzo Porta si sono sommate a quelle dell'ERT National Choir e del Choir of the Municipality of Athens, preparati dai maestri Antonio Greco e Stavros Beris. I cantanti solisti dell'inno all'Europa e alla fratellanza tra i popoli sono stati il giovane soprano di origine kazaka Maria Mudryak, il mezzosoprano russo Anastasia Boldyreva, il tenore Luciano Ganci e il basso, anch'esso di origine russa, Evgeny Stavinsky.
Le “Vie dell’Amicizia” di Muti
«In ognuno dei nostri viaggi – spiega Muti – chiediamo ai musicisti delle orchestre e dei cori del luogo di aggregarsi alle nostre compagini: musicisti seduti allo stesso leggio spesso non hanno in comune che la musica, eppure riescono ad esprimere la stessa idea, lo stesso concetto». Le Vie dell'Amicizia sono un progetto che Ravenna Festival percorre fin dal 1997, quando la prima tappa fu una Sarajevo ancora sconvolta dalla guerra.
«In ognuno dei nostri viaggi – spiega Muti – chiediamo ai musicisti delle orchestre e dei cori del luogo di aggregarsi alle nostre compagini: musicisti seduti allo stesso leggio spesso non hanno in comune che la musica, eppure riescono ad esprimere la stessa idea, lo stesso concetto». Le Vie dell'Amicizia sono un progetto che Ravenna Festival percorre fin dal 1997, quando la prima tappa fu una Sarajevo ancora sconvolta dalla guerra.
Messaggi forti da Grecia e Italia
Quello di ieri è il secondo messaggio all'Europa e al mondo, nel segno della fratellanza europea e della pace, che viene in pochi mesi da Italia e Grecia. Lo scorso 28 ottobre scorso i presidenti dei due Paesi hanno presenziato insieme a Salonicco alla parata per la festa nazionale dell'Oxi (che celebra il “No” all'ultimatum di Mussolini del 1940); subito dopo il presidente Mattarella e' stato accompagnato dal capo di Stato greco a Cefalonia, luogo di martirio italiano dopo l'8 settembre. L'ambasciata ha appena curato la ripubblicazione delle interessantissime memorie dell'ambasciatore Grazzi, l'uomo che dovette consegnare del tutto controvoglia l'ultimatum per l'aggressione, consapevole che quella guerra sarebbe stata una catastrofe sia per l'Italia sia per la Grecia.
Quello di ieri è il secondo messaggio all'Europa e al mondo, nel segno della fratellanza europea e della pace, che viene in pochi mesi da Italia e Grecia. Lo scorso 28 ottobre scorso i presidenti dei due Paesi hanno presenziato insieme a Salonicco alla parata per la festa nazionale dell'Oxi (che celebra il “No” all'ultimatum di Mussolini del 1940); subito dopo il presidente Mattarella e' stato accompagnato dal capo di Stato greco a Cefalonia, luogo di martirio italiano dopo l'8 settembre. L'ambasciata ha appena curato la ripubblicazione delle interessantissime memorie dell'ambasciatore Grazzi, l'uomo che dovette consegnare del tutto controvoglia l'ultimatum per l'aggressione, consapevole che quella guerra sarebbe stata una catastrofe sia per l'Italia sia per la Grecia.
Le iniziative di “Tempo Forte”
Sul piano della cultura, il lancio della cornice “Tempo Forte” sta rafforzando i progetti di collaborazione culturale. Il “Cartellone d'Estate” di Tempo Forte Italia-Ελλάδα 2019 (consultabile sul sito ambatene.esteri.it) presenta una serie di eventi variegati e di qualità che spaziano dalla musica alla danza, dal teatro alla didattica, senza dimenticare le arti figurative, il cinema e l'editoria. Ad esempio, l'edizione di quest'anno del Festival di Atene ed Epidauro - una delle più celebri manifestazioni culturali di Grecia, che ha collaborato anche alla realizzazione del concerto di Muti - , quest'anno “parla italiano” grazie alla presenza di numerosi artisti e di produzioni.
Sul piano della cultura, il lancio della cornice “Tempo Forte” sta rafforzando i progetti di collaborazione culturale. Il “Cartellone d'Estate” di Tempo Forte Italia-Ελλάδα 2019 (consultabile sul sito ambatene.esteri.it) presenta una serie di eventi variegati e di qualità che spaziano dalla musica alla danza, dal teatro alla didattica, senza dimenticare le arti figurative, il cinema e l'editoria. Ad esempio, l'edizione di quest'anno del Festival di Atene ed Epidauro - una delle più celebri manifestazioni culturali di Grecia, che ha collaborato anche alla realizzazione del concerto di Muti - , quest'anno “parla italiano” grazie alla presenza di numerosi artisti e di produzioni.
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