Nel 1932
l’archeologo italiano Luciano Laurenzi portò alla luce le rovine dell’antica
chiesa cristiana di Aghios Stefanos, costruita tra il 469 e il 554 d.C. nella
Baia di Kefalos. La scoperta donò all’isola uno dei suoi luoghi turistici più
conosciuti, dove i visitatori possono nuotare nelle acque verde smeraldo e sentirsi
contemporaneamente immersi nella storia.
di Marina Palumbo, 5 AGOSTO 2019
Per molti,
uno dei migliori aspetti di Kos è la possibilità di andarci in bicicletta. E’
una delle poche isole greche con una rete di ciclovie utilizzabili per
percorrerne le parti pianeggianti e i negozi che affittano biciclette sono
ovunque. La gente, come in molte isole greche, è sempre accogliente e le
taverne offrono l’opportunità di assaggiare molte delizie.
La vostra
prima volta sull’isola, non perdetevi il Museo Archeologico, pieno di tesori
dell’epoca ellenistica e romana, o la “Casa Romana”, una villa antica dai
pavimenti a mosaico. Il Castello dei Cavalieri, risalente al periodo dei
Crociati, offre una vista come nessun’altra sul porto, con le sue acque
luccicanti e le piccole barche dei pescatori.
Anche
l’Asclepio, restaurato dagli italiani, si trova in un punto molto gradevole e
offre la vista delle coste turche che si trovano proprio di fronte. Sulla
strada per andarci o al ritorno, fermatevi a pranzo in una delle taverne turche
del villaggio Platani: il cibo è sorprendente e avrete la possibilità di fare
amicizia con le famiglie del posto o con qualcuno degli appartenenti alla
piccola colonia di tedeschi e inglesi che hanno scelto di venire a vivere al
caldo qui dopo essere andati in pensione.
Nelle
taverne di stile greco, invece, vi consigliamo di assaggiare i piatti locali,
come il krasotyri (formaggio marinato nel vino rosso) o il pligouri (un piatto a base di boulgur). Anche il vino
ha trovato un suo posto nella cultura locale e negli ultimi vent’anni le
vinerie sono fiorite qui e là: se non siete integralisti del vino italiano, vi
suggeriamo di provare qualche assaggio.
Una delle
cose più piacevoli da fare, quando la temperatura non è troppo alta, è
avventurarsi in una camminata di mezza giornata dal villaggio di Zia fino a
Christos, da dove si può godere di viste mozzafiato. Dopo una giornata impegnativa,
visitate le sorgenti calde di Embros Therma, lungo la costa di Aghios Fokas,
dove l’acqua che sgorga bollente dal sottosuolo si mischia con le fresche acque
marine, producendo un effetto molto gradevole. Il posto è spesso un po’
affollato, ma assolutamente magico quando è illuminato dalla luna.
Molto bella
anche la spiaggia di Aghios Stefanos (in foto a inizio articolo e qui sotto),
nella parte sud occidentale dell'isola. Poco affollata e con acque cristalline,
è uno dei luoghi più affascinanti, dove a pochi passi dai lettini dormicchiano
sotto il sole le antiche rovine della chiesa protocristiana e con un pedalò o
qualche bracciata, si può raggiungere anche la piccola isoletta di Kastri di
fronte.
LE FOTO QUI:
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