Δευτέρα 24 Σεπτεμβρίου 2018

Marni: la Venere di Milo per l’era di Internet

 
Marni - Primavera-Estate 2019 - Womenswear - Milano - © PixelFormula

Spesso, nel mezzo della stagione delle sfilate il pubblico sembra quasi fremere, bramoso di assistere a un défilé in cui si proponga una visione nuova e provocatoria della moda, alla disperata ricerca di qualcosa di fresco e rivoluzionario. E questo è proprio quello che gli invitati hanno ottenuto con lo show e la collezione davvero brillanti di Francesco Risso per Marni, presentati una soleggiata domenica mattina a Milano.

24 Settembre 2018

Di Godfrey Deeny
Versione italiana di Gianluca Bolelli

Dopo quattro giorni in gran parte dedicati a riedizioni rispettose del DNA di molte case, è stato meraviglioso vedere Risso intraprendere un nuovo, coraggioso percorso. Il suo punto di partenza, la Venere di Milo, che è apparsa in più forme in alcune sorprendenti stampe di seta, è stato mescolato con foto di architettura classica, arte statuaria e pois etnici.

“Ho esaminato la storia dei miei acquisti online e c’erano almeno 10 Veneri di Milo. E una marionetta da dito del dottor Frankenstein, e ho pensato: ‘Come sarebbe il Dr. Frankenstein che riporta in vita la Venere di Milano?’ Qundi ho creato una collezione con classicismo e metamorfosi in atto. Sono statue che vivono, che respirano, ma tutte in disordine, o amazzoni 3D, o nereidi perdute dentro a labirinti. Tutte creature di un Olimpo geneticamente modificato”, ha detto Risso, con tutti i discorsi fantasiosi un po’ ampollosi tipici di un vero creatore di moda.

Gli abiti tradizionali sono stati rivoluzionati, come i vestiti pieghettati del XVIII secolo, rifatti con bustier in pelle color ecrù; o gli abiti rifiniti con combinazioni di pelliccia, decorazioni natalizie, ciondoli e catene; o gli abiti per i party da dea greca tagliati con angolazioni sbalorditive e ornati da piccole pietre, proprio come quelli della collana che indossava lo stesso designer.

Il cast sfoggiava capelli gellati pettinati all’ingiù; occhiali da sole rock a forma di chitarra; eyeliner da moglie di faraone egiziano, ed enormi collane a catena. Tutte sfilavano con orgogliosa e fiera autorità, caricate dall'inventiva di questi vestiti.
  
A volte, l'effetto totale dava la sensazione di qualcosa di troppo, ma non puoi creare del pathos fashion senza infrangere qualche codice. Inoltre, nessuno a Milano riesce a costruire set più suggestivi di Risso, che ha fatto sedere il suo pubblico su oltre cento letti ben fatti – in stile Art Decò, casa di campagna, reparto ospedaliero, dormitorio scolastico, eccetera.

“Intimità”, ha sorriso lo stilista, che ha trotterellato dentro e fuori le quinte per ricevere un applauso assordante.

Anche sotto il suo stimato predecessore, Consuelo Castiglioni, Marni ha infranto tante regole – è stato il primo brand ad offrire i leggings da uomo come articolo indipendente. Ma nulla e nessuno ci aveva preparato per assistere a questa insurrezione fashion.

Perciò risulta profondamente ironico aprire la pagina Wikipedia su Marni, che non fa menzione di Risso, neanche una volta. Forse la prossima volta che qualcuno in azienda acquisterà qualcosa online, potrebbero organizzare un aggiornamento? A parte questo, il regno di Risso da Marni si sta dimostrando molto fertile.

Di Godfrey Deeny
Versione italiana di Gianluca Bolelli


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