Πέμπτη 11 Ιουνίου 2015

Il direttore dell’Ospedale Elpis (Atene, Grecia): «Il conto della disperazione? Diecimila suicidi in 5 anni, l’ultimo quello di mio figlio»

Diecimila suicidi: come se un’intera città spazzata fosse stata spazzata via dalla devastazione della crisi economica cominciata cinque anni fa. Theodoros Giannaros, 58 anni, direttore dell’Ospedale Elpis, uno dei più importanti di Atene, tiene la più triste delle contabilità, con cifre da Paese in guerra. «L’ultimo della lista è mio figlio di 24 anni. Si è tolto la vita perché era senza speranza». Giannaros è un punto di riferimento assoluto per la Grecia che vuole rialzarsi. Guida la clinica pubblica dal 2010. «Se in Germania muore un cane in malomodo, ne parlano anche in tv. Ma chi di voi ha sentito parlare dei nostri morti? Mi vergogno di essere un europeo». Nei corridoi Giannaros ha fatto appendere dei cartelli con il simbolo di una busta sbarrata da una croce. «Vuol dire che in questo ospedale non si accettano bustarelle per saltare la lista di attesa. Qui quell’epoca è finita».


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