Ieri sera la delegazione greca ha abbandonato il tavolo dei negoziati. La causa della rottura del negoziato è dovuta all'assurda pretesa della controparte di portare da 2 a 3,6 miliardi i soldi da recuperare quest'anno per il risanamento dei conti pubblici, da realizzare con nuovi tagli a pensioni e stipendi e aumentando indiscriminatamente l'IVA.
Questa è la dichiarazione di Alexis Tsipras:
"L’insistenza delle istituzioni nel chiedere ulteriori tagli alle pensioni dopo cinque anni di saccheggio dai memoranda si può interpretare solo come opportunità politica. Il governo greco prende parte ai negoziati presentando un progetto e controproposte documentate.
Aspetteremo con pazienza fino a quando le istituzioni prenderanno atto della realtà. Ma se alcuni percepiscono come debolezza il nostro sincero desiderio di una soluzione e i passi che abbiamo fatto per coprire le le differenze, devono valutare: Noi non portiamo sulle spalle solo una pesante storia di lotte.
Portiamo sulle spalle la dignità di un popolo e insieme la speranza dei popoli di Europa.
E’ un fardello molto pesante per essere ignorato. Non si tratta di ossessione ideologica.
E' una questione di democrazia.
Non abbiamo il diritto di seppellire la democrazia europea proprio là dove è nata".
Aspetteremo con pazienza fino a quando le istituzioni prenderanno atto della realtà. Ma se alcuni percepiscono come debolezza il nostro sincero desiderio di una soluzione e i passi che abbiamo fatto per coprire le le differenze, devono valutare: Noi non portiamo sulle spalle solo una pesante storia di lotte.
Portiamo sulle spalle la dignità di un popolo e insieme la speranza dei popoli di Europa.
E’ un fardello molto pesante per essere ignorato. Non si tratta di ossessione ideologica.
E' una questione di democrazia.
Non abbiamo il diritto di seppellire la democrazia europea proprio là dove è nata".
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