Σάββατο 22 Οκτωβρίου 2016

Attentato del Fai a un pm greco: “Solidarietà ai compagni torinesi”

Il gruppo anarchico Ccf/Fai/Fri Cospirazione Cellule di Fuoco ha rivendicato l’azione: “E’ il modo migliore per dare sostegno agli arrestati nell’operazione Scripta Manent”.

Un ordigno esplosivo contro la casa di un magistrato greco, ad Atene, è stato rivendicato dal gruppo anarchico Ccf/Fai/Fri Cospirazione Cellule di Fuoco, in segno di «solidarietà agli anarchici accusati a Torino nell'operazione “Scripta Manent” condotta dalla Digos e coordinata dal pm Roberto Sparagna. Il bersaglio dell’azione, avvenuta il 13 ottobre, è il pubblico ministero Georgia Tsatani. «Abbiamo scelto un atto simbolico mirante solo ai danni materiali - si legge nel comunicato diffuso su internet -, ma nel futuro la Cospirazione delle Cellule di Fuoco non si limiterà a questo…».  

L'inchiesta ha portato finora a otto arresti. Intanto continua la protesta in carcere di due detenuti anarchici della Fai/Fri/Cellule di fuoco arrestati a settembre a cui è stata dedicata l’“azione diretta” da parte dei compagni greci. Si tratta di Alfredo Cospito, detenuto a Ferrara e della moglie Anna Beniamino, in cella a Latina. Secondo l’accusa, sarebbero tra gli autori di una lunga catena di attentati con l’uso di esplosivi in tutta Italia, nell’arco di una decina d’anni. Cospito, detenuto nel settore di massima sicurezza, avrebbe già perso 13 chili, nel corso di uno sciopero della fame contro il regime d’isolamento a cui è stato sottoposto a causa di un gesto di ribellione all’interno del carcere e anche Beniamino, continua a non alimentarsi. In una lettera comparsa su “Croce Nera Anarchica”, il web-periodico di riferimento degli anarchici Fai Informale, Beniamino, titolare di un laboratorio di tatuaggi in San Salvario, ha manifestato il proposito di continuare ancora nella protesta: “…Mantengo come sempre l’anarchia nel cuore, amore e rispetto per tutti i compagni mai domi fuori o dentro le carceri, la rabbia tra i denti e il sorriso sulle labbra”. Slogan: “Il modo migliore di dare solidarietà a chi è in carcere sono le azioni dirette”. Cioè gli attentati.  
http://www.lastampa.it/2016/10/21/cronaca/attentato-del-fai-a-un-pm-greco-solidariet-ai-compagni-torinesi-CsKr7xzG4r2I3QSC1WebqL/pagina.html

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