Τετάρτη 16 Νοεμβρίου 2022

La ballata del Sor Mendios, poesia di Kostas Varnalis, canta Nikos Xylouris

 


Versione italiana di Riccardo Venturi

LA BALLATA DEL SOR MENDIOS



Non si piegano le zampe
e mi fanno male i piedi,
zoppicano di qua e di là
nella rovina della vita.

Vivevo di stenti e sfruttato,
tutti mi pestavano, padroni e schiavi,
tutti quanti, padroni e schiavi
e mi lasciavano a digiuno.

Giù per terra, àlzati in piedi,
su in salita e giù in discesa,
sotto il sole e con la pioggia
finché non mi è uscita l'anima.

E già da somaro di vent'anni
ho scavato tutta la cava di pietra
e ho costruito la chiesa
all'ingresso del paese.

Forza, vittima! Su, babbeo!
Datti una mossa, simbolo eterno!
Se ti svegli una volta per tutte
il mondo va a gambe all'aria

Forza, vittima! Su, babbeo!
Datti una mossa, simbolo eterno!
Se ti svegli una volta per tutte
il mondo va a gambe all'aria

Aggiogato come un bove
ma tutto di un'altra stazza
aravo nei valloni
i gran campi dei padroni

E in guerra, una per una,
strascinavo le mitraglie
per far ammazzarsi i popoli
e ingrassare lorsignori.

Forza, vittima! Su, babbeo!
Datti una mossa, simbolo eterno!
Se ti svegli una volta per tutte
il mondo va a gambe all'aria

Forza, vittima! Su, babbeo!
Datti una mossa, simbolo eterno!
Se ti svegli una volta per tutte
il mondo va a gambe all'aria

Guarda, gli altri si son mossi,
il cielo è diventato rosso,
ed un altro sole è sorto
su un altro mare, su un'altra terra

Guarda, gli altri si son mossi,
il cielo è diventato rosso,
ed un altro sole è sorto
su un altro mare, su un'altra terra

Guarda, gli altri si son mossi,
il cielo è diventato rosso,
ed un altro sole è sorto
su un altro mare, su un'altra terra

Guarda, gli altri si son mossi,
il cielo è diventato rosso,
ed un altro sole è sorto
su un altro mare, su un'altra terra

Forza, vittima! Su, babbeo!
Datti una mossa, simbolo eterno!
Se ti svegli una volta per tutte
il mondo va a gambe all'aria

Forza, vittima! Su, babbeo!
Datti una mossa, simbolo eterno!
Se ti svegli una volta per tutte
il mondo va a gambe all'aria.



Tardiva nota alla traduzione. A rigore, Κυρ-Mέντιος andrebbe traslitterato Kyr-Mendios, poiché la sua storia ha origine nella città di Mendi. Ma data l' "evanescenza" del gruppo "-nd-" nella lingua greca, con l'elemento nasale che alcuni pronunciano ed altri no, ho preferito a suo tempo "Medios" anche perché, in italiano, ha un'assonanza con "medio" che mi sembra renda bene l'asino-uomo ordinario, sfruttato, eccetera.


Kostas Varnalis (1883-1973), greco della diaspora (era nato a Burgas, in Bulgaria, ed in Bulgaria visse a lungo), è uno dei più grandi poeti della Grecia moderna. Ma, sebbene coltissimo di formazione, era un poeta popolare, nel senso più vero della parola; uno che, come Kavafis, faceva circolare le sue poesie su volantini stampati a sue spese. Era anche uno di quei cantori che riescono a modellare la propria lingua in un modo assolutamente vertiginoso, basandosi proprio sui modelli tradizionali più antichi; non a caso tradusse nella lingua moderna Aristofane e Euripide (oltre che Molière e una raccolta di antichi canti cinesi). Le sue poesie sono state definite "dionisiache", per il loro frenetico ma armonico senso musicale che ben si adatta alla satira; e poeta satirico fu, mettendo a disposizione la sua arte al marxismo cui aveva aderito fin da giovane.

La Ballata del Sor Medios, che qui viene presentata non solo per il contenuto antimilitarista di una sua strofa, ma anche per il contenuto contro lo sfruttamento nel lavoro e di un povero animale, è probabilmente la sua poesia più celebre; ma la traduzione italiana che la accompagna –la prima in assoluto nella nostra lingua- non può purtroppo neanche sognarsi di riprodurre il ritmo dell'originale (anche se prima o poi sarà fatto un tentativo di traduzione più libera). E' una canzone che parla di un asino, il Sor Medios, ovvero del lavoratore sfruttato da tutti, della bestia da soma massacrata di lavoro, pestata e derisa, del relitto che vive di stenti. Ma che sogna la rivolta, una rivolta che crede di individuare nel "cielo rosso" che è sorto "su un altro mare e su un'altra terra". E' chiaro qui il riferimento alla Rivoluzione d'Ottobre. Si fa presto, di questi tempi, a fare i puntatori di ditini da quattro soldi e a cianciare di "fallimenti storici"; ma la Rivoluzione d'Ottobre, in tutto il mondo, ha rappresentato un sogno di riscossa per i lavoratori, per gli sfruttati, per tutte le bestie da lavoro, tutti gli asini, i Sor Medios del mondo. Senza contare che le stesse condizioni del Sor Medios sono adesso amplificate e globalizzate; è il lavoratore-schiavo che sgobba giorno e notte nella società capitalista; è anche il soldato che, come un asino, "strascina i cannoni" per far ingrassare i padroni con il sangue dei popoli, per ritrovarsi, alla fine della vita, ridotto a un relitto, a un "ramo secco", e in mezzo a una strada.




La Ballata del Sor Medios è una delle più umane, delle più popolari e delle più rivoluzionarie opere in lingua greca moderna. Non è un caso che abbia, ad un certo punto, incontrato Nikos Xylouris, che la cantò (seppure in versione abbreviata) sulla musica di Loukas Thanou. Da una poesia-capolavoro, un capolavoro di canzone che il nostro sito è lieto e onorato di proporre, anche all'ascolto. [RV]

Δεν λυγάνε τα ξεράδια
και πονάνε τα ρημάδια
κούτσα μια και κούτσα δυο
στης ζωής το ρημαδιό

Μεροδούλι ξενοδούλι!
δέρναν ούλοι· αφέντες, δούλοι
ούλοι, δούλοι, αφεντικό
και μ' αφήναν νηστικό

Ανωχώρι κατωχώρι
ανηφόρι κατηφόρι
και με κάμα και βροχή
ώσπου μου 'βγαινε η ψυχή

Είκοσι χρονώ γομάρι
σήκωσα όλο το νταμάρι
κι έχτισα στην εμπασιά
του χωριού την εκκλησιά

Άιντε θύμα άιντε ψώνιο
άιντε σύμβολο αιώνιο
αν ξυπνήσεις μονομιάς
θα 'ρθει ανάποδα ο ντουνιάς

Άιντε θύμα άιντε ψώνιο
άιντε σύμβολο αιώνιο
αν ξυπνήσεις μονομιάς
θα 'ρθει ανάποδα ο ντουνιάς

Και ζευγάρι με το βόδι
άλλο μπόι κι άλλο πόδι
όργωνα στα ρέματα
τ'αφεντός τα στρέμματα

Και στον πόλεμο όλα για όλα
κουβαλούσα πολυβόλα
να σκοτώνονται οι λαοί
για τ' αφέντη το φαΐ

Άιντε θύμα άιντε ψώνιο
άιντε σύμβολο αιώνιο
αν ξυπνήσεις μονομιάς
θα 'ρθει ανάποδα ο ντουνιάς

Άιντε θύμα άιντε ψώνιο
άιντε σύμβολο αιώνιο
αν ξυπνήσεις μονομιάς
θα 'ρθει ανάποδα ο ντουνιάς

Koίτα οι άλλοι έχουν κινήσει
έχει η πλάση κοκκινίσει
άλλος ήλιος έχει βγει
σ' άλλη θάλασσα άλλη γη

Koίτα οι άλλοι έχουν κινήσει
έχει η πλάση κοκκινίσει
άλλος ήλιος έχει βγει
σ' άλλη θάλασσα άλλη γη

Koίτα οι άλλοι έχουν κινήσει
έχει η πλάση κοκκινίσει
άλλος ήλιος έχει βγει
σ' άλλη θάλασσα άλλη γη

Koίτα οι άλλοι έχουν κινήσει
έχει η πλάση κοκκινίσει
άλλος ήλιος έχει βγει
σ' άλλη θάλασσα άλλη γη

Άιντε θύμα άιντε ψώνιο
άιντε σύμβολο αιώνιο
αν ξυπνήσεις μονομιάς
θα 'ρθει ανάποδα ο ντουνιάς

Άιντε θύμα άιντε ψώνιο
άιντε σύμβολο αιώνιο
αν ξυπνήσεις μονομιάς
θα 'ρθει ανάποδα ο ντουνιάς.

https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=6044&lang=it

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