Scandinavi
corsari in Liechtenstein e secondi alle spalle degli Azzurri, ellenici
sconfitti in casa anche dall'Armenia
Nel Girone J
di qualificazione a Euro 2020 è la Finlandia l'anti-Italia. Gli scandinavi
vincono infatti 2-0 in Liechtenstein e inseguono gli Azzurri in classifica,
dove sono secondi a -3 punti: decidono i gol di Pukki e Kallman. Delude ancora
la Grecia, che cade in casa anche con l'Armenia ed è penultima. Finisce 3-2:
doppio vantaggio armeno con Karapetian e Ghazaryan, la Grecia accorcia con
Zeca, poi segnano Barseghyan e Fortounis.
Se l'Italia
contro la Bosnia ottiene una vittoria fondamentale allo scadere e mantiene
immacolato il suo cammino verso gli Europei, chi risponde presente alle sue
spalle è la Finlandia. Gli scandinavi vanno infatti a vincere senza troppi
grattacapi per 2-0 in Liechtenstein e un po' a sorpresa sono secondi in
solitaria nella classifica del Gruppo J delle qualificazioni a Euro 2020.
Ospiti subito pericolosi con Lod dopo appena due minuti e Arajuuri qualche
secondo dopo. Sempre Arajuuri impegna su calcio di punizione il portiere di
casa Hobi, mentre il Liechtenstein si rende pericoloso in una sola occasione:
Salanovic però non spaventa Hradecky. Continuano a provarci Arajuuri e Pukki,
ma i padroni di casa tengono. Il fortino cade però dopo poco più di mezz'ora,
per la precisione al 37': leggerezza dell'empolese Buchel in area, Lod gli
sradica il pallone dai piedi e lo crossa al centro, dove Pukki è pronto alla
deviazione in rete. Ospiti ancora pericolosi prima dell'intervallo, con Pukki
vicino alla doppietta. Il Liechtenstein prova a reagire con gli ingressi di
Polverino e Martin Buchel al posto dell'omonimo Marcel. Ma a segnare è ancora
la Finlandia, con Kallman che al 57' sfrutta un assist di Lappalainen. E con
l'Armenia a -3 e il duo Bosnia/Grecia addirittura a -5, ora a Helsinki e dintorni
possono davvero iniziare a sperare di centrare la qualificazione a Euro 2020.
Chi invece
sembra vivere una crisi senza fine è la Grecia, sconfitta in casa anche
dall'Armenia e desolatamente quinta nella classifica del gironcino, davanti
solo alla cenerentola Liechtenstein. Ospiti in vantaggio dopo 8 minuti:
Barseghyan lancia in profondità Karapetian, che scatta verso la porta con la
difesa ellenica immobile, quindi non deve fare altro che scartare Vlachodimos e
insaccare nella porta vuota. L'Armenia non si accontenta, anzi: al 33'
Hovhannisyan apre sulla destra per Ghazaryan, che si prende il lusso di mettere
a sedere Papastathopoulos e scaricare il sinistro nell'angolino opposto. Un gol
capolavoro. La Grecia fatica a reagire, ma nel secondo tempo riapre tutto al
54': Fortounis sguscia tra due uomini sulla destra, pesca Zeca al limite
dell'area e quest'ultimo libera una sassata che sorprende Airapetyan. Ma non è
finita: al 74' c'è un'altra ripartenza armena, Mkhitaryan lancia Karapetian,
che tira contro il palo e poi in rete quando il pallone gli torna sui piedi. Il
vero problema, però, sono i cinque difensori greci che corrono a vuoto senza
riuscire a intervenire nell'azione. E all'87', quando Fortounis si stufa e
segna un gol alla Maradona dribblando cinque avversari e... un compagno, la
Grecia fa 2-3. Ma ormai è troppo tardi.
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