Trentuno indagati e diverse società nei guai: l'indagine dei carabinieri forestali riguarda le annate 2014-2015 e 2015-2016
GROSSETO. Trentuno persone (produttori di olio extravergine di oliva, titolari di frantoi e rivenditori) e alcune società del settore, hanno ricevuto oggi l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione al reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di delitti di frode nell'esercizio del commercio di olio extravergine di oliva nonché in relazione ai delitti-fine, posti in essere, tra l'altro, mediante falsità documentale.
Avviso che è stato emesso anche nei confronti di alcune società operanti nel settore, alle quali sono stati addebitati i corrispondenti illeciti amministrativi. I reati evidenziati dalle indagini dei carainieri forestali rappresentano tra i più gravi episodi finora accertati in Toscana nel campo della pirateria agroalimentare, relativamente alla produzione di olio extravergine di oliva. Da quanto emerge dalle indagini svolte dai carabinieri forestali, l'attività criminale è consistita nella messa in vendita, da parte dei soggetti i cui nomi erano stati iscritti nel registro degli indagati già nel 2015, di olio extravergine di oliva di origine comunitaria (in prevalenza olio greco) contrabbandato per olio extravergine di oliva "Toscano IGP" o per olio extravergine di oliva italiano.
La frode agroalimentare ha riguardato le campagne olearie 2014-2015 e 2015-2016, quando i quantitativi di olio extravergine di oliva prodotti in Toscana non erano stati così abbondanti da consentire un soddisfacente smercio: malgrado la produzione di olive alquanto scarsa (a causa di condizioni climatiche avverse), grazie all'attività fraudolenta, gli indagati erano riusciti a commercializzare notevoli quantitativi di olio extravergine di oliva, da loro venduto come italiano mentre, in realtà, si trattava di olio extravergine di oliva comunitario (in prevalenza greco), nonché notevoli quantitativi di olio extravergine di oliva, da loro venduto come se fosse Toscano Igp (di maggiore pregio in quanto con indicazione geografica protetta), mentre in realtà si trattava di olio extravergine di oliva greco o genericamente italiano.
https://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2019/03/19/news/olio-dalla-grecia-venduto-per-extravergine-toscano-1.30112044?fbclid=IwAR1Dme1QDpueAX_cir_jiFxeDORBjEfemS8ELg0Hdslkrf6Mp7-nmDc-ni4
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