L'illuminismo greco (in greco Διαφωτισμός - Diafotismos, lett. "illuminazione"), spesso indicato come nuovo illuminismo greco, per distinguerlo dalla Sofistica del V secolo a.C., fu il movimento culturale innescato in Grecia dalla diffusione delle tesi rivoluzionarie dell'Illuminismo. Tale fermento condusse alla Guerra d'indipendenza greca e alla nascita dello stato greco moderno.
L'affermarsi dell'Illuminismo in Grecia, pur vessata dal controllo dell'Impero ottomano, fu la diretta conseguenza del potere commerciale e culturale che i Greci erano riusciti a mantenere a discapito del loro stato di sudditanza. I ricchi mercanti greci finanziarono i viaggi dei giovani greci in Italia e nelle terre del Sacro Romano Impero Germanico, ove ebbero modo di entrare in contatto con le tesi illuministe massicciamente diffuse dalla Rivoluzione francese[1]. Gli stessi mecenati, in patria, fornirono i capitali per la fondazione delle università e costituirono i circoli culturali che crearono l'humus per la rinascita culturale della Grecia. Non a caso, i principali centri di propagazione delle idee che portarono alla guerra d'indipendenza greca furono tutti ricchi e prosperi centri commerciali: Giannina, Chio, Smirne e Ayvalık[2].
Fondamentale fu poi il ruolo giocato dai fanarioti, i ricchissimi mercanti greci di Istanbul tra le cui file le autorità ottomane sceglievano gli alti funzionari non-musulmani che allacciarono contatti con le personalità e le organizzazioni sviluppatesi nel territorio greco
La Filikí Etería (in greco: Φιλική Εταιρεία), Eteria degli Amici o anche Società degli Amici, fu un'associazione segreta creata a Odessa nel 1814. Fu la più importante tra le società segrete nate nei domini dell'Impero ottomano dalla diffusione delle idee della Rivoluzione americana e della Rivoluzione francese e fu a un tempo manifestazione del sentimento nazionale greco e causa della declinazione dello stesso nella Guerra d'indipendenza greca.
Rigas Feraios (AFI: [ˈɾiɣas feˈɾeos], in greco: Ρήγας Φεραίος), conosciuto anche come Rigas Velestinlis (AFI: [ˈɾiɣas velestinˈlis], in greco: Ρήγας Βελεστινλής) oppure come Rigas o Thessalos (AFI: [ˈɾiɣas o θesaˈlos], in greco: Ρήγας ο Θεσσαλός), nato Antonios Kyriazis (AFI: [aˈdonios ciɾʝaˈzis], in greco: Αντώνιος Κυριαζής; Feres, probabilmente nel 1757 – Belgrado, 13 giugno 1798) è stato uno scrittore e rivoluzionario greco.
Nato e cresciuto a Feres (oggi parte del neocostituito comune di Rigas Feraios, chiamato così in onore suo), un piccolo borgo della Tessaglia (nell'allora Grecia ottomana), da una benestante famiglia di probabile origine arumena[1][2][3][4] e nativa del vicino paese - a stragrande maggioranza arumena[5][6][7] peraltro - di Velestino (gli avi paterni dello scrittore erano poi originari di Perivoli, nella Macedonia Occidentale, anch'esso un modesto toponimo a maggioranza arumena tra l'altro[8][9]), Feraios fu vittima delle lotte per l'indipendenza della Grecia dall'impero ottomano e precursore della Guerra d'indipendenza greca, scrisse le proprie opere in greco demotico invece che in katharevousa. Risvegliò il fervore patriottico dei suoi contemporanei e, con i suoi poemi, gettò le basi per la creazione della lingua greca moderna.
Fu membro della Massoneria[10].
Tradito da Demetrios Oikonomos Kozanites, uomo d'affari greco, Rigas fu catturato dagli austriaci a Trieste mentre cercava di raggiungere Napoleone Bonaparte a Venezia. Consegnato agli alleati Ottomani, fu torturato e poi strangolato, per impedire il tentativo di liberazione progettato dal suo amico Osman Pasvandoglu. Le sue ultime parole sono riportate come segue:
«Ho seminato un seme prezioso; sta giungendo l'ora in cui il mio paese mieterà i suoi gloriosi frutti.» |
(Rigas Feraios) |
Il suo corpo fu gettato nel Danubio. Celebrato come eroe nazionale della Grecia, Rigas è rappresentato sulle monete da 10 centesimi di euro.
https://it.wikipedia.org/wiki/Nuovo_illuminismo_greco
https://it.wikipedia.org/wiki/Rigas_Feraios
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