La Festa dei
lavoratori viene celebrata il 1º maggio di ogni anno in molti paesi del mondo,
per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, originariamente nate
per la riduzione della giornata lavorativa.
Dove oggi si
trova lo stadio Panathinaiko (Kallimarmaro), il 2 maggio 1893 fu celebrata la
prima festa dei lavoratori in Grecia, organizzata dal cretese studente Stavros Kallergis.
Un
precursore del movimento socialista in Grecia, questo giovane cretese,
fondatore del movimento socialista in Grecia, nacque nel 1865 a Chumeri (provincia di Milopotamos,
Creta).
La prima
volta che ebbe luogo in Grecia un corteo per il Primo Maggio fu nel 1893
dall'associazione socialista di Stavros Kallergis. Kallergis non era un
lavoratore e non veniva da una famiglia povera. Nato a Creta e cresciuto ad
Atene, è stato colui che, da studente, è considerato il precursore del
socialismo in Grecia.
All’ età di
19 anni, mentre era studente di architettura al Politecnico di Atene, organizzò
la prima grande protesta studentesca di fronte al palazzo reale con lo slogan:
"Istruzione gratuita, uguaglianza, fraternità, e comune proprietà".
Suo padre,
Yorgos Kallergis, era una persona “dura”. Ed è diventato ancora più duro con
suo figlio quando quel giorno re Giorgio lo chiamò di persona per “ammirare” le
vicende di suo figlio! Suo padre era impiegato presso il Palazzo dove viveva
con la moglie Irene e suo figlio Stavros Kalergis.
Dopo questa
dimostrazione, suo padre fu costretto a lasciare il palazzo e tornare a Creta.
Stavros
Kallergis invece, rimase ad Atene e continuò la sua lotta.
Con l'Associazione
socialista e il giornale bimestrale "o Sosialistis" (il socialista)
all'età di 25 anni, è stato il primo a pretendere il bisogno della libertà di
espressione e di coscienza, il diritto alle otto ore di lavoro, il salario
minimo, il riposo domenicale, ecc.
In quel primo giorno di protesta in Grecia del 1893, di fronte allo stadio
panathinaico, circa 2000 manifestanti scesero in piazza. Quell’ anno Kallergis
fu arrestato mentre accusato di aver cercato il disordine contro il
parlamento greco, dopo aver insistito per leggere un testo che aveva le firme
dei lavoratori socialisti. In seguito,
Kallerghis vierrà perseguitato, arrestato e torturato dalla polizia greca.
Durante la sua sofferente interrogazione, afferma: "La mia patria è tutta
la Terra e i miei fratelli sono tutti quelli che soffrono".
Fonti:
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