Τρίτη 2 Αυγούστου 2016

Archeologia "macabra": una fossa comune nel cuore di Atene

Una fossa comune nel cuore di Atene. È la sensazionale scoperta archeologica di 80 scheletri che potrebbero appartenere agli uomini guidati da Cilone che nel 632 a.C. cercarono di prendere il potere ad Atene ed instaurare una tirannide, come descritto da Tucidide ed Erodoto.

Il ritrovamento archeologico è avvenuto nell’area sud di Atene, nell’antica zona portuale di Palaio Faliro. Alcuni degli scheletri erano incatenati e le posizioni ai ceppi restano a testimoniare la brutta, e violenta, morte compiuta. Si tratta quindi di prigionieri passati per le armi.
Grecia: rinvenuti 80 scheletri legati, riportata alla luce una storia di intrighi e potere [GALLERY]
“Sono stati tutti uccisi, ma la sepoltura è avvenuta con rispetto”, dice l’archeologa che dirige le operazioni. “Non si trattava di schiavi o sconosciuti seppelliti alla meglio”.
Il golpe fu tentato da Cilone, atleta vincitore delle Olimpiadi che occupò l’acropoli durante i giochi del 632 a.C. appunto, insieme ad altri compagni. Gli insorti vennero però circondati e presi per fame. Una volta arresi vennero tutti uccisi. Se la datazione dei resti coincidesse con quelle date, la scoperta sarebbe davvero eccezionale.
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Almeno 80 scheletri sono stati rinvenuti in una fossa comune in un antico cimitero in Grecia, con i polsi legati da catene di ferro. Secondo gli archeologi, si tratta di vittime di un’esecuzione di massa: null’altro però si sa su chi fossero e come tutto ciò sia avvenuto.
I resti sono stati ritrovati nella necropoli antica di Falyron Delta. “Sono stati giustiziati, tutti allo stesso modo, ma sono stati sepolti con rispetto,” spiega Stella Chryssoulaki, che dirige gli scavi. “Hanno tutti le mani legate da manette e molti di loro erano davvero giovani e in buono stato di salute quando sono stati uccisi.





Gli esperti sperano che le successive ricerche e analisi del DNA possano svelare il mistero. Qualunque cosa sia successa, è stata violenta, e le modalità di sepoltura indicano che probabilmente non si trattava di schiavi o di criminali comuni.
Il cimitero viene datato tra l’VIII e il V secolo A.C., “un periodo di agitazioni nella società ateniese, un periodo in cui aristocratici e nobili lottavano per il potere,” spiega l’archeologa. “Forse i test del DNA potrebbero confermare o meno l’ipotesi che queste vittime potessero essere parte di un colpo di stato, un tentativo dei nobili di prendere il potere con la forza,” continua l’esperta.


Per approfondire http://www.meteoweb.eu/foto/grecia-rinvenuti-80-scheletri-legati-riportata-alla-luce-storia-intrighi-potere-gallery/id/723007/#Z0l5wP2wRVTQpbwR.99

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