Si infittisce l'agenda di incontri del leader di Syriza, che sta cercando di riportare la trattativa tra Atene e la Ue sui binari della diplomazia. "Dateci una chance". Intanto nella Penisola ellenica si cerca liquidità per far fronte alle scadenze.
Il premier greco Alexis Tsipras prova a giocare la carta degli incontri bilaterali con le principali cariche dell'Europa, dei suoi Paesi membri e anche della Russia per rimettere su binari positivi la trattativa per sbloccare la tranche da 7,2 miliardi di aiuti internazionali in cambio di un impegno a concrete riforme. Il clima si è ancor più surriscaldato nelle ultime ore, perché in Germania è esploso il caso-Varoufakis: il ministro delle Finanze ellenico in un video di due anni fa si lascia andare a un inequivocabile dito medio verso Berlino, parlando della prima ristrutturazione del debito ellenico.
Tsipras prova così a gettare acqua sul fuoco e si riempie l'agenda, mentre gli alti funzionari del ministeri delle Finanze dell'Eurozona si danno appuntamento per una conference call per fare il punto della situazione. Anche sul Ft, dialogando quindi al cuore della finanza Ue, il governo di Tsipras chiede "una possibilità per la Grecia", Paese "in una posizione come quella di Sisifo, un uomo condannato a trascinare macigno in cima a una collina solo per vederlo rotolare ogni volta".
Quanto al lavoro di relazione, ieri il primo ministro ha colto al volo l'invito diAngela Merkel di far visita alla capitale tedesca. Frau Merkel ha dato un segnale inequivocabile per richiamare al dialogo, nei fatti, e all'abbassamento dei toni. In cancelleria, oggi, si è tenuto l'incontro con Mario Draghi, che è tornato sulla difesa dell'acquisto dei bond: non è vero che disincentivano le riforme. E per il presidente della Bce, nonostante i passi avanti, ci sono ancora dubbi sul futuro. Per la diplomazia tedesca si è trattato di una visita di routine.
Proprio al numero uno della Banca centrale europea ha chiesto di rivolgersi lo stesso Tsipras. Il leader di Syriza ha chiesto un vertice con Draghi, il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, di nuovo Angela Merkel e Francois Hollande, il presidente francese, da tenersi in occasione del Consiglio Europeo che si svolgerà il 19 e il 20 marzo. A dare notizia di queste richieste è stata una fonte dell'esecutivo ellenico, aggiungendo che anche il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, è stato invitato a prender parte al vertice. Tsipras spera che dal vertice Ue di questa settimana possa emergere la "soluzione politica" da lui auspicata per il negoziato con i creditori sul debito di Atene.
Non è tutto per l'agenda del premier greco. Tsipras visiterà Mosca il prossimo mese dopo l'invito del presidente russo, Vladimir Putin. La visita è programmata per l'8 aprile e si tratterà della prima visita ufficiale del premier greco in Russia. Sul caso Grecia è tornata a riflettere l'agenzia di ratingMoody's, in un report che parla di un outlook stabile per l'Eurozona alla luce del Quantitative easing della Bce. Moody's rileva però che "se il confronto attuale con i creditori europei non ha prodotto fenomeni di contagio in altri Stati membri, una uscita della Grecia dall'euro potrebbe ancora avere gravi conseguenze per l'intera Eurozona e soprattutto per la periferia".
Intanto, in casa, Tsipras ha bisogno di trovare liquidità per far fronte almeno a 2 miliardi di esigenze per la fine della settimana (1,6 miliardi di debito a breve in scadenza e 350 milioni per il Fmi). Per convincere l'Europa a sbloccare almeno una parte della tranche di aiuti, sarebbe pronto a far passare subito in Parlamento alcune delle misure, quelle più 'leggere', presentate all'Eurogruppo di fine febbraio. Ancora, starebbe studiando incentivi per mettersi in regola con i ritardatari delle tasse, pur di raccogliere denari utili alla causa.
Il premier greco Alexis Tsipras prova a giocare la carta degli incontri bilaterali con le principali cariche dell'Europa, dei suoi Paesi membri e anche della Russia per rimettere su binari positivi la trattativa per sbloccare la tranche da 7,2 miliardi di aiuti internazionali in cambio di un impegno a concrete riforme. Il clima si è ancor più surriscaldato nelle ultime ore, perché in Germania è esploso il caso-Varoufakis: il ministro delle Finanze ellenico in un video di due anni fa si lascia andare a un inequivocabile dito medio verso Berlino, parlando della prima ristrutturazione del debito ellenico.
Tsipras prova così a gettare acqua sul fuoco e si riempie l'agenda, mentre gli alti funzionari del ministeri delle Finanze dell'Eurozona si danno appuntamento per una conference call per fare il punto della situazione. Anche sul Ft, dialogando quindi al cuore della finanza Ue, il governo di Tsipras chiede "una possibilità per la Grecia", Paese "in una posizione come quella di Sisifo, un uomo condannato a trascinare macigno in cima a una collina solo per vederlo rotolare ogni volta".
Quanto al lavoro di relazione, ieri il primo ministro ha colto al volo l'invito diAngela Merkel di far visita alla capitale tedesca. Frau Merkel ha dato un segnale inequivocabile per richiamare al dialogo, nei fatti, e all'abbassamento dei toni. In cancelleria, oggi, si è tenuto l'incontro con Mario Draghi, che è tornato sulla difesa dell'acquisto dei bond: non è vero che disincentivano le riforme. E per il presidente della Bce, nonostante i passi avanti, ci sono ancora dubbi sul futuro. Per la diplomazia tedesca si è trattato di una visita di routine.
Proprio al numero uno della Banca centrale europea ha chiesto di rivolgersi lo stesso Tsipras. Il leader di Syriza ha chiesto un vertice con Draghi, il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, di nuovo Angela Merkel e Francois Hollande, il presidente francese, da tenersi in occasione del Consiglio Europeo che si svolgerà il 19 e il 20 marzo. A dare notizia di queste richieste è stata una fonte dell'esecutivo ellenico, aggiungendo che anche il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, è stato invitato a prender parte al vertice. Tsipras spera che dal vertice Ue di questa settimana possa emergere la "soluzione politica" da lui auspicata per il negoziato con i creditori sul debito di Atene.
Non è tutto per l'agenda del premier greco. Tsipras visiterà Mosca il prossimo mese dopo l'invito del presidente russo, Vladimir Putin. La visita è programmata per l'8 aprile e si tratterà della prima visita ufficiale del premier greco in Russia. Sul caso Grecia è tornata a riflettere l'agenzia di ratingMoody's, in un report che parla di un outlook stabile per l'Eurozona alla luce del Quantitative easing della Bce. Moody's rileva però che "se il confronto attuale con i creditori europei non ha prodotto fenomeni di contagio in altri Stati membri, una uscita della Grecia dall'euro potrebbe ancora avere gravi conseguenze per l'intera Eurozona e soprattutto per la periferia".
Intanto, in casa, Tsipras ha bisogno di trovare liquidità per far fronte almeno a 2 miliardi di esigenze per la fine della settimana (1,6 miliardi di debito a breve in scadenza e 350 milioni per il Fmi). Per convincere l'Europa a sbloccare almeno una parte della tranche di aiuti, sarebbe pronto a far passare subito in Parlamento alcune delle misure, quelle più 'leggere', presentate all'Eurogruppo di fine febbraio. Ancora, starebbe studiando incentivi per mettersi in regola con i ritardatari delle tasse, pur di raccogliere denari utili alla causa.
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