Nel luglio del 2013 la stampa greca diffuse la notizia che un missile turco era stato lanciato contro una nave italiana che effettuava dei rilievi piazzando cavi sottomarini per conto di Cipro. Nell’ottobre del 2014 all’interno della Zee stazionò per molti giorni una nave oceanografica turca, la Barbaras.
E mentre il battello turco entrava provocatoriamente in acque cipriote, giunsero nel blocco 9 della Zee una fregata russa, sei F16 israeliani, un sottomarino greco ed un cacciatorpediniere. Due settimane fa Ankara ha inviato nell’Egeo orientale la nave oceanografica Piri Reis per conto della compagnia petrolifera turca Traorh e al contempo, e per la terza volta in dieci giorni, nell’Egeo ha fatto ingresso la fregata turca “Cesme”
Sette blocchi della Zona economica esclusiva cipriota lo scorso 17 marzo sono stati assegnati per la gestione (congiunta) della fase esplorativa della ricerca del gas per 103,5 milioni di euro. L'Eni si aggiudica una gestione in solitario e ben cinque in partnership con altri soggetti.
Lakkotrypis ha detto che "continueremo ad allinearci agli interessi energetici con gli altri paesi e con l'Ue". E'il caso del gasdotto EastMed, la cui realizzazione è stata ufficializzata a Tel Aviv la scorsa settimana "dove sia gli interessi dell'Italia che dell'Ue si incontrano".
http://www.mondogreco.net/notizie/kosmos/957-le-minacce-turche-nella-zee-di-cipro-non-fermeranno-nicosia.html#.WO36iCuUfXk
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