Δευτέρα 5 Δεκεμβρίου 2016

Mentre l’occidente si adopera per arricchire banche e finanzieri, sta avvenendo qualcosa di epocale. E i media censurano…

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I media occidentali oscurano, anzi censurano, uno degli eventi più importanti degli ultimi anni: parte una nuova banca mondiale‎ costituita dai BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) che già ora rappresentano insieme un PIL praticamente uguale a quello del G7. 

Il mondo sta cambiando, e l’Europa non è più il centro del mondo, come ha fatto notare il premier greco Alexis Tsipras nel corso del summit di San Pietroburgo qualche settimana fa.

Il mondo sta cambiando, e l’Europa non è più il centro del mondo, come ha fatto notare il premier greco Alexis Tsipras nel corso del summit di San Pietroburgo qualche settimana fa: “L’Europa non si deve considerare come l’ombelico del mondo, deve capire che il centro dello sviluppo economico mondiale si sta spostando verso altre aree”. 

Paesi che il secolo scorso erano sottosviluppati o sotto dominio coloniale‎ stanno prendendo le redini del mondo intero. Come mai i giornaloni non si accorgono di un cambio questa volta davvero epocale?

Scrive Tatiana Santi su Sputnik News:
“E’ un momento storico per gli equilibri economici mondiali. Mentre in Europa si comincia a tremare per il futuro incerto della Grecia, della stessa Europa Unita e dell’euro, l’asse economico del mondo si sposta sempre più ad Est.
La città russa Ufa è pronta ad accogliere i vertici dei Paesi Brics e dell’Organizzazione di Shangai (SCO) dall’8 al 10 luglio, dove i temi affrontati saranno l’economia, il caso greco, ma anche sicurezza e terrorismo. Un doppio appuntamento dove sarà presente tutto il mondo, escluso l’Occidente.
Inoltre sta per essere lanciata la Banca di Sviluppo dei Paesi Brics, sempre più forti e appetitosi per i Paesi in crisi economica. Putin guida i Brics verso un nuovo ordine mondiale, forse è il momento giusto per la Grecia, come anche altri Paesi in difficoltà economica, di riavvicinarsi alla Russia, invece di imporre contro Mosca stupide sanzioni”.
Sputnik Italia ha intervistato Tiberio Graziani, direttore della rivista “Geopolitica”, in merito ai possibili sviluppi della crisi greca, considerando la nascita della nuova banca dei BRICS:
“E’ un evento di un’importanza storica. In un periodo di grande crisi finanziaria ed economica per alcuni Paesi, in particolare la Grecia, il fatto che venga fondata una banca, dedicata allo sviluppo delle infrastrutture è veramente un fenomeno di portata storica. Le banche per le infrastrutture sono quelle che danno poi la spinta a tutte le economie che ne fanno parte, in questo caso le economie dei Brics. Bisogna ricordare che c’è anche la Banca di sviluppo della Cina. Questo vertice Brics alla guida della Russia ha un’importanza anche dal punto di vista geopolitico: come sappiamo con le sanzioni si è tentato di relegare la Russia in un angolo, ma ciò non è avvenuto. Questo vertice così importante assieme alla fondazione di una Banca assume un’assoluta rilevanza”, ha detto Graziani, che ha aggiunto: “Con la realizzazione di questi due grandi eventi vediamo la perdita di centralità del cosiddetto Occidente, sia in termini economici che in termini geopolitici. Il fatto che i due vertici si svolgano nello stesso periodo assume un significato di rilevanza mondiale. Molto probabilmente, tornando al discorso della Grecia, si può anche ipotizzare che Paesi in grandi difficoltà economiche possano rivolgere le loro speranze a questi nuovi aggregati geoeconomici”.
E alla domanda se la Grecia potrebbe rivolgersi per un aiuto alla Russia o ai Brics, Graziani ha risposto: “Sul piano teorico è veramente possibile, non soltanto per la Grecia, ma per tutti quei Paesi che vivono una grande sofferenza economica e finanziaria. Chiaramente c’è uno spostamento dell’asse da Occidente verso Oriente e bisogna tenerne conto. I Paesi più sensibili molto probabilmente troveranno le opportune prassi per aderire in maniera diretta o indiretta a questi aggregati”.



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