Τρίτη 24 Δεκεμβρίου 2019

Tensioni tra Grecia e Turchia: 38 aerei greci si levano in volo per intercettare aerei turchi


Il recente accordo Tra il presidente Erdogan e Serray di dividersi il diritto di esplorazione nelle acque internazionali tra di due paesi, non riconoscendo le isole va oltre le richieste più massimaliste della Turchia ed ha acutizzato il clima già teso tra Grecia e Turchia. Attualmente la posizione della Grecia in Libia si è avvicinata ad Haftar ha denunciato l’accordo con la Turchia e sembra prendere la posizione greca. Tant’è che il ministro degli esteri greco ha raggiunto Bengasi per parlare con Haftar.

23 Dicembre 2019

Il quotidiano greco Stoxos riferisce che ieri nell’area tra Lemnos Lesbo e Chios l’aviazione turca ha tentato di “sorprendere” la difesa territoriale inviando 20 jet militari, metà dei quali armati.

Lo stesso giornale riferisce che l’aeronautica militare greca non si è fatta sorprendere ed ha inviato “un messaggio impressionante di forza e prontezza”, l’Aeronautica Ellenica infatti “ha subito messo in volo 38 caccia che sono partiti da varie basi” per intercettarli.

Il tutto si è limitata ad un’opera di dissuasione, visto che i caccia turchi sono usciti subito dallo spazio aereo ellenico.

Tutto si è risolto senza un vero scontro aereo ma gli sconfinamenti dei turchi nei cieli greci avvengono quotidianamente ed ora le provocazioni si fanno sempre più intense, anche in considerazione che la Grecia ha stretto accordi con Israele e con l’Italia per lo sfruttamento di zone di mare contese a largo di Cipro. Tuttavia la Turchia è presente nelle stesse acque ed intende sfruttarle impunemente sfruttando utilitaristicamente una legislazione abbastanza imprecisa in materia. Poi si è aggiunto recentemente l’accordo con la Libia di Serraj e i problemi sono sempre più roventi.

Per questo Atene ha aperto ulteriormente agli USA e si è detta disponibile a fornire ulteriori asset sul proprio territorio. Spera così di applicare una buona deterrenza che convinca Ankara a rinunciare alle proprie pretese o almeno mitigarle.

In tal senso il giornale greco Etnos riferisce che “contatti diplomatici del ministro degli Esteri Nikos Dendia hanno raggiunto il picco nelle ultime 24 ore . N. Dendias e diplomatici greci, come rivelato dal corrispondente della Washington TV Michael Washington Ignatius, sono in costante contatto con gli Stati Uniti sulla questione libica.”

patrizio ricci by @vietatoparlare


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