Τετάρτη 7 Αυγούστου 2019

Isola di Kos: tra mare, buon cibo e bicicletta


Nel 1932 l’archeologo italiano Luciano Laurenzi portò alla luce le rovine dell’antica chiesa cristiana di Aghios Stefanos, costruita tra il 469 e il 554 d.C. nella Baia di Kefalos. La scoperta donò all’isola uno dei suoi luoghi turistici più conosciuti, dove i visitatori possono nuotare nelle acque verde smeraldo e sentirsi contemporaneamente immersi nella storia.

di Marina Palumbo, 5 AGOSTO 2019

Per molti, uno dei migliori aspetti di Kos è la possibilità di andarci in bicicletta. E’ una delle poche isole greche con una rete di ciclovie utilizzabili per percorrerne le parti pianeggianti e i negozi che affittano biciclette sono ovunque. La gente, come in molte isole greche, è sempre accogliente e le taverne offrono l’opportunità di assaggiare molte delizie.

La vostra prima volta sull’isola, non perdetevi il Museo Archeologico, pieno di tesori dell’epoca ellenistica e romana, o la “Casa Romana”, una villa antica dai pavimenti a mosaico. Il Castello dei Cavalieri, risalente al periodo dei Crociati, offre una vista come nessun’altra sul porto, con le sue acque luccicanti e le piccole barche dei pescatori.

Anche l’Asclepio, restaurato dagli italiani, si trova in un punto molto gradevole e offre la vista delle coste turche che si trovano proprio di fronte. Sulla strada per andarci o al ritorno, fermatevi a pranzo in una delle taverne turche del villaggio Platani: il cibo è sorprendente e avrete la possibilità di fare amicizia con le famiglie del posto o con qualcuno degli appartenenti alla piccola colonia di tedeschi e inglesi che hanno scelto di venire a vivere al caldo qui dopo essere andati in pensione.

Nelle taverne di stile greco, invece, vi consigliamo di assaggiare i piatti locali, come il krasotyri (formaggio marinato nel vino rosso) o il pligouri  (un piatto a base di boulgur). Anche il vino ha trovato un suo posto nella cultura locale e negli ultimi vent’anni le vinerie sono fiorite qui e là: se non siete integralisti del vino italiano, vi suggeriamo di provare qualche assaggio.

Una delle cose più piacevoli da fare, quando la temperatura non è troppo alta, è avventurarsi in una camminata di mezza giornata dal villaggio di Zia fino a Christos, da dove si può godere di viste mozzafiato. Dopo una giornata impegnativa, visitate le sorgenti calde di Embros Therma, lungo la costa di Aghios Fokas, dove l’acqua che sgorga bollente dal sottosuolo si mischia con le fresche acque marine, producendo un effetto molto gradevole. Il posto è spesso un po’ affollato, ma assolutamente magico quando è illuminato dalla luna.

Molto bella anche la spiaggia di Aghios Stefanos (in foto a inizio articolo e qui sotto), nella parte sud occidentale dell'isola. Poco affollata e con acque cristalline, è uno dei luoghi più affascinanti, dove a pochi passi dai lettini dormicchiano sotto il sole le antiche rovine della chiesa protocristiana e con un pedalò o qualche bracciata, si può raggiungere anche la piccola isoletta di Kastri di fronte.

LE FOTO QUI:

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