
L’Unione
europea ha già scelto: vuole un’Italia che sia guidata da Giuseppe Conte, ma
soprattutto un’Italia che sia fedele alla linea dettata da Bruxelles. Anche a
costo di allentare i cordoni della borsa (leggi del deficit) e sostenere il
nostro Paese nelle politiche economiche. Un “voto di scambio” di cui l’Italia è
vittima. E a renderlo chiaro sono stati soprattutto due personaggi-chiave della
Commissione europea uscente: Jean-Claude Juncker e Gunther Oettinger. Il primo
lo ha manifestato in maniera sibillina ma altrettanto chiara. Quella frase su
“Conte è come Tsipras” è un segnale chiarissimo, si tratta di un evidente
segnale che Bruxelles ha già scelto quale sia la via che il futuro governo
dovrebbe intraprendere. E per farlo ha usato un esempio perfetto. La Grecia
dell’incendiario Alexis Tsipras che nel tempo si è trasformata nella vittima
sacrificale sull’altare dell’austerity e delle politiche tedesche.