Manolis
Glezos (Apiranthos,
9 settembre 1922 - Atene 30 marzo 2020) era uno scrittore, politico e partigiano greco.
Nel 1935 si trasferì con la famiglia ad Atene, dove frequentò le scuole superiori, mantenendosi agli studi con il lavoro presso una farmacia. Nel 1940 si iscrisse alla "Alta scuola di studi economici e commerciali" ora "Università di Economia di Atene".
1939-1945
Nel 1939,
quand'era ancora studente delle superiori, Glezos partecipò alla creazione di
un gruppo giovanile antifascista, contro l'occupazione italiana del Dodecaneso
e la dittatura di Ioannis Metaxas.
Al momento
in cui l'Italia invase la Grecia (28 ottobre 1940), Glezos chiese di andare al
fronte in Albania contro l'invasore, ma la domanda fu respinta perché troppo
giovane. Lavorò dunque come volontario per il Ministero dell'Economia. Durante
la successiva occupazione tedesca lavorò per la Croce Rossa greca e il comune
di Atene; contemporaneamente si impegnò attivamente nella Resistenza.
Il 30 maggio
del 1941, insieme al suo amico e compagno Apostolos Santas, si arrampicò
sull'Acropoli e ne strappò via la bandiera con la svastica, che vi sventolava
dal 27 aprile 1941, quando le truppe tedesche erano entrate ad Atene. Alla
bandiera tedesca sostituì quella nazionale greca. Fu il primo clamoroso atto
della resistenza in Grecia, uno dei primi in Europa. Ispirò molti, e non solo
greci, a resistere all'occupazione tedesca e italiana.
I due autori
vennero attivamente ricercati e furono condannati a morte in contumacia. Glezos
fu catturato dalle forze di occupazione tedesche il 24 marzo 1942 e fu
pesantemente torturato. In seguito a questo trattamento, si ammalò gravemente
di tubercolosi. Rilasciato per le sue condizioni di salute, fu nuovamente
arrestato il 21 aprile 1943, stavolta dalle forze di occupazione italiane, e
tenuto tre mesi in prigione, fino a che fu liberato in conseguenza della caduta
del fascismo nel luglio del 1943.
Il 7
febbraio 1944 fu arrestato di nuovo, stavolta dai collaborazionisti greci dei
tedeschi. Passò nuovamente sette mesi e mezzo in prigione, finché riuscì ad
evadere il 21 settembre dello stesso anno.
1946-1974
La fine
della Seconda guerra mondiale non segnò la fine della repressione, né per Glezos
né per molti militanti greci. Il 3 marzo 1948, nel corso della guerra civile
greca, fu processato per le sue convinzioni politiche e condannato a morte dal
governo di destra. Tuttavia la sentenza non fu eseguita, anche a causa di un
vasto movimento dell'opinione pubblica internazionale in favore dell'eroe della
resistenza. La pena nel 1950 fu ridotta all'ergastolo.
Mentre era
ancora detenuto, Glezos fu eletto al Parlamento nazionale nella lista della
Sinistra Democratica Unita (Ενιαία Δημοκρατική Αριστερά, ΕΔΑ - EDA).
Durante la campagna elettorale, intraprese un duro sciopero della fame per
ottenere il rilascio dei suoi compagni parlamentari dell'EDA che erano in
prigione o al confino politico nelle isole. Terminò lo sciopero della fame
quando 7 parlamentari dell'EDA furono rilasciati. Anch'egli fu poi rilasciato,
il 16 luglio del 1954. Il 5 dicembre del 1958 fu di nuovo arrestato sotto
l'accusa di spionaggio, che era il pretesto per perseguitare gli esponenti
della sinistra durante la Guerra fredda. Il suo nuovo rilascio, il 15 dicembre
1962, fu il risultato di una vasta campagna, in Grecia e all'estero. Durante
questa nuova detenzione, fu di nuovo eletto parlamentare dell'EDA nel 1961. Al
momento del Colpo di Stato del 21 aprile 1967, Glezos fu arrestato alle due di
notte, insieme al resto dei leader politici. Durante il Regime dei colonnelli,
la dittatura militare guidata da Georgios Papadopoulos, subì ancora quattro
anni di prigione e "confino", fino al 1971. Nel complesso la
persecuzione politica di Glezos, durante la Seconda guerra mondiale, nel
dopoguerra e durante la dittatura, gli procurò 11 anni e 4 mesi di carcere e 4
anni e mezzo di "esilio" nelle isole.
Dopo il
1975
Dopo la
trasformazione democratica (1974), Glezos partecipò alla resurrezione dell'EDA.
Nelle elezioni del 1981 e del 1985 fu eletto al Parlamento in liste del PASOK
(Movimento Socialista Panellenico), uno dei due maggiori partiti greci. Fu
presidente dell'EDA dal 1985 al 1989. Nel frattempo, nel 1986, si era dimesso
dal Parlamento per tentare di dar vita a un esperimento di "democrazia di
base".
Si recò nel
piccolo villaggio di Aperathu, nell'isola di Naxos, dove fu eletto Presidente
del consiglio comunale alle elezioni del 1986. Allora abolì le prerogative del
Consiglio stesso, introducendo una "Costituzione" e stabilendo che la
locale assemblea avesse il controllo totale dell'amministrazione comunale.
Questo modello fu applicato per alcuni anni, ma a lungo andare l'interesse del
resto della comunità venne meno e il regime assembleare fu abbandonato. Glezos
rimase Presidente fino al 1989. Alle elezioni legislative del 2000, egli guidò
la lista del Synaspismos, coalizione di forze di sinistra. Nel 2002 fondò il
gruppo politico Cittadini Attivi, che entrò a far parte del SYRIZA, alleanza
tra il Synaspismos e altri partiti minori della sinistra radicale greca. In
quell'occasione si candidò a prefetto dell'Attica.
Dal 2008
Glazos è Presidente del Consiglio Nazionale per le Riparazioni dell'Occupazione
Tedesca, membro del Consiglio Nazionale per le Riparazioni di Guerra
Tedesche e del Consiglio Nazionale per le Riparazioni di Guerra.
È stato
eletto parlamentare europeo per SYRIZA in occasione delle elezioni europee del
2014. Ha rassegnato le dimissioni l'8 luglio 2015, quando è stato sostituito da
Nikolaos Chountis.
Onorificenze
Cavaliere di
Gran Croce dell'Ordine della Fenice (Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della
Fenice (Grecia)
— Atene,
1997
Riconoscimenti
Glezos ha
ricevuto numerosi riconoscimenti durante la sua vita:
International
Award of Journalism conferito dalla Federazione internazionale dei giornalisti
- nastrino per uniforme ordinaria International
Award of Journalism conferito dalla Federazione internazionale dei giornalisti
— 1958
Medaglia
d'oro Joliot-Curie conferita dal Consiglio mondiale per la pace - nastrino per
uniforme ordinaria Medaglia d'oro
Joliot-Curie conferita dal Consiglio mondiale per la pace
— 1959
Premio Lenin
per la pace conferito dall'Unione Sovietica - nastrino per uniforme ordinaria Premio Lenin per la pace conferito
dall'Unione Sovietica
— 1963
Dottorato di
ricerca honoris causa in Geologia conferito dall'Università di Patrasso -
nastrino per uniforme ordinaria Dottorato
di ricerca honoris causa in Geologia conferito dall'Università di Patrasso
«Per le sue
ricerche sull'ambiente.»
— Patrasso,
1994
Dottorato di
ricerca honoris causa in Ingegneria civile (risorse idriche) conferito
dall'Università Aristotele di Salonicco - nastrino per uniforme ordinaria Dottorato di ricerca honoris causa in
Ingegneria civile (risorse idriche) conferito dall'Università Aristotele di
Salonicco
«Per le sue
ricerche nel campo delle risorse idriche.»
— Salonicco,
2001
Dottorato di
ricerca honoris causa in Ingegneria mineraria e metallurgica conferito
dall'Università tecnica nazionale di Atene - nastrino per uniforme ordinaria Dottorato di ricerca honoris causa in
Ingegneria mineraria e metallurgica conferito dall'Università tecnica nazionale
di Atene
«Per le sue
ricerche sulla terra e sui minerali.»
— Atene,
2003
Dottorato di
ricerca honoris causa in Filologia conferito dall'Università nazionale
capodistriana di Atene - nastrino per uniforme ordinaria Dottorato di ricerca honoris causa in Filologia conferito
dall'Università nazionale capodistriana di Atene
«Per il suo
lavoro pluriennale nello studio del linguaggio greco e del simbolismo della
parola.»
— Atene,
2007
Produzione
letteraria e scientifica
Manolis
Glezos ha scritto articoli su riviste greche fin dal 1942 ed è stato editore
dei giornali "Rizospastis" e "Avgi" negli anni Cinquanta.
Ha
pubblicato sei libri in greco:
"La
storia del Libro" («Η ιστορία του βιβλιού», 1974);
"Dalla
dittatura alla democrazia" («Από τη δικτατορία στη ∆ημοκρατία», 1974);
"Il
fenomeno dell'alienazione nel linguaggio" («Το φαινόμενο της αλλοτρίωσης
στη γλώσσα», 1977);
"La
coscienza della terra petrosa", («Η συνείδηση της πετραίας γης», 1997).
"Hydor,
Aura, Nero", («Ύδωρ, Αύρα, Νερό», 2001).
"Resistenza
nazionale 1940-1945", («Εθνική Αντίσταση 1940-1945», 2006)
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