Τετάρτη 28 Δεκεμβρίου 2011

Grecia, è allarme suicidi per la crisi

Rispetto all'anno scorso sono aumentati del 40%: uomini tra i 35 e i 60 anni, molti si uccidono per la vergogna
IL DRAMMA
Grecia, è allarme suicidi per la crisi
Rispetto all'anno scorso sono aumentati del 40%: uomini tra i 35 e i 60 anni, molti si uccidono per la vergogna
MILANO - La crisi economica in Grecia ha portato ad una drammatica crescita dei suicidi. Ad indagare sul fenomeno è il Wall Street Journal, che riporta dati ufficiali del ministero della Salute secondo i quali vi è stato un aumento del 40% dei suicidi nei primi cinque mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
IL SUICIDIO E' VISSUTO COME UNA VERGOGNA- In realtà le vittime potrebbero essere molte di più perchè in Grecia il suicidio è vissuto come una vergogna e molte famiglie cercano di far passare per incidenti la morte dei loro cari. Altri tentano invece di togliersi la vita in modo plateale, come l'uomo che si è dato fuoco venerdì davanti ad una banca a Salonicco. L'organizzazione Klimaka, che gestisce un telefono amico per la prevenzione dei suicidi, riceveva un tempo circa 10 telefonate al giorno. Ma ora vi sono giorni «in cui arriviamo a 100», racconta lo psicologo Aris Violatzis. A chiamare sono uomini finanziariamente rovinati fra i 35 e i 60 anni. «Hanno perso la loro identità di marito che porta il pane a casa e non si sentono più uomini secondo i nostri standard culturali», spiega Violatzis.
LA STORIA DI PETRAKIS - Al mercato di Heraklion, una città dell'isola di Creta, vi sono stati tre suicidi in poco tempo. Qui l'onore degli uomini è un concetto culturalmente molto radicato e un caso esemplare è quello di un verduraio, il signor Petrakis. Vecchie foto lo mostrano con lo sguardo spavaldo e i folti baffi neri, ma pochi giorni fa, all'età di 58 anni, si è sparato fra gli ulivi del campo comprato con mille sacrifici. Alberghi e ristoranti lo pagavano con assegni postdatati, che era costretto a rivendere a prezzo inferiore alle banche per far fronte ai debiti. Per sfuggire alla rovina, dopo che la banca aveva minacciato di prendergli la casa, Petrakis ha disperatamente tentato una piccola truffa portando in banca un assegno falso. Ma è stato subito scoperto e denunciato. Per la vergogna ha tentato una prima volta il suicidio bevendo benzina. La moglie lo ha salvato ma, quando è tornato al mercato, un fornitore di arance ha preteso di essere pagato e lo ha chiamato «truffatore». E per Petrakis è stato troppo. (Fonte: Adnkronos Salute)

Δεν υπάρχουν σχόλια:

Δημοσίευση σχολίου