Come era prevedibile, la crisi economica in Grecia ha cominciato ad aggredire la salute dei cittadini. Un articolo pubblicato sulla rivista medica inglese The Lancet fa un quadro drammatico della situazione.
La prima cosa da notare è come nel 2009 sia aumentato rispetto a due anni prima, quando ancora la crisi non mordeva, il numero delle persone che non si sono rivolte al medico o al dentista benché ritenessero di averne bisogno. Il sistema sanitario greco permette ai cittadini di andare dal medico di famiglia gratis e di essere visitati negli ambulatori degli ospedali pagando al massimo 5 euro. Ma il problema è che molti greci che precedentemente si rivolgevano alla sanità privata, oggi non se lo possono permettere. I ricoveri nelle strutture private sono crollati del 30% tra il 2009 e il 2010, mente quelli negli ospedali pubblici sono aumentati del 24%. Contemporaneamente, gli ospedali pubblici hanno subito tagli per il 40% del loro budget, molti lavoratori sono stati licenziati e quindi il personale è carente. Le code per una visita o per un ricovero sono diventate lunghissime, tanto da scoraggiare i pazienti e da alimentare il sistema delle bustarelle elargite a medici e infermieri per passare avanti a qualcuno, un sistema del resto ben consolidato in Grecia anche prima della crisi, come racconta un articolo del Wall Street Journal. Inoltre, cominciano a scarseggiare alcuni medicinali. Molte ditte farmaceutiche hanno infatti deciso di sospendere l’approvvigionamento di farmaci agli ospedali greci perché le fatture non venivano pagate da anni. Un esponente della Roche ha dichiarato sempre al Wall Street Journal che il gruppo svizzero ha interrotto la fornitura di alcuni farmaci anticancro, Novo Nordisk ha smesso di mandare insulina e Leo Pharma non spedisce più un farmaco anticoagulante e uno contro la psoriasi.
La sensazione di essere in condizioni di salute non buone o addirittura pessime è aumentata del 14% e i suicidi sono aumentati del 17% tra il 2007 e il 2009 e addirittura del 40%, secondo il ministero della salute, nei primi sei mesi del 2011.
Anche l’Aids ritorna a fare paura. Il numero di nuovi infettati da Hiv aumenta: 52% in più nel 2011 rispetto al 2010. La causa è da cercare nella riduzione di un terzo dei programmi di prevenzione rivolti alle prostitute e ai tossicodipendenti. Siringhe pulite, sostituti dell’eroina e trattamenti antiretrovirali sono necessari per combattere l’infezione, ma oggi, in un paese che ha tagliato le spese sanitarie del 36%, secondo i dati dalla scuola di sanità pubblica, queste cose sono difficili da ottenere. E lo saranno sempre di più, visto che il governo sembra stia pianificando un taglio al contributo statale per i farmaci antiretrovirali: oggi un trattamento costa allo stato greco circa 1000 euro al mese per persona, con i nuovi tagli ogni paziente dovrà pagarne 400. Inoltre, il numero dei tossicodipendenti è in aumento. Un altro segnale inequivocabile del malessere è che le cliniche di strada messe in piedi da alcune organizzazioni non governative per gli immigranti hanno cominciato ad essere utilizzate dagli stessi greci. Medicines du monde stima che la percentuale di greci che vi si rivolge sia salita dal 3-4% prima della crisi al 30% di oggi
La prima cosa da notare è come nel 2009 sia aumentato rispetto a due anni prima, quando ancora la crisi non mordeva, il numero delle persone che non si sono rivolte al medico o al dentista benché ritenessero di averne bisogno. Il sistema sanitario greco permette ai cittadini di andare dal medico di famiglia gratis e di essere visitati negli ambulatori degli ospedali pagando al massimo 5 euro. Ma il problema è che molti greci che precedentemente si rivolgevano alla sanità privata, oggi non se lo possono permettere. I ricoveri nelle strutture private sono crollati del 30% tra il 2009 e il 2010, mente quelli negli ospedali pubblici sono aumentati del 24%. Contemporaneamente, gli ospedali pubblici hanno subito tagli per il 40% del loro budget, molti lavoratori sono stati licenziati e quindi il personale è carente. Le code per una visita o per un ricovero sono diventate lunghissime, tanto da scoraggiare i pazienti e da alimentare il sistema delle bustarelle elargite a medici e infermieri per passare avanti a qualcuno, un sistema del resto ben consolidato in Grecia anche prima della crisi, come racconta un articolo del Wall Street Journal. Inoltre, cominciano a scarseggiare alcuni medicinali. Molte ditte farmaceutiche hanno infatti deciso di sospendere l’approvvigionamento di farmaci agli ospedali greci perché le fatture non venivano pagate da anni. Un esponente della Roche ha dichiarato sempre al Wall Street Journal che il gruppo svizzero ha interrotto la fornitura di alcuni farmaci anticancro, Novo Nordisk ha smesso di mandare insulina e Leo Pharma non spedisce più un farmaco anticoagulante e uno contro la psoriasi.
La sensazione di essere in condizioni di salute non buone o addirittura pessime è aumentata del 14% e i suicidi sono aumentati del 17% tra il 2007 e il 2009 e addirittura del 40%, secondo il ministero della salute, nei primi sei mesi del 2011.
Anche l’Aids ritorna a fare paura. Il numero di nuovi infettati da Hiv aumenta: 52% in più nel 2011 rispetto al 2010. La causa è da cercare nella riduzione di un terzo dei programmi di prevenzione rivolti alle prostitute e ai tossicodipendenti. Siringhe pulite, sostituti dell’eroina e trattamenti antiretrovirali sono necessari per combattere l’infezione, ma oggi, in un paese che ha tagliato le spese sanitarie del 36%, secondo i dati dalla scuola di sanità pubblica, queste cose sono difficili da ottenere. E lo saranno sempre di più, visto che il governo sembra stia pianificando un taglio al contributo statale per i farmaci antiretrovirali: oggi un trattamento costa allo stato greco circa 1000 euro al mese per persona, con i nuovi tagli ogni paziente dovrà pagarne 400. Inoltre, il numero dei tossicodipendenti è in aumento. Un altro segnale inequivocabile del malessere è che le cliniche di strada messe in piedi da alcune organizzazioni non governative per gli immigranti hanno cominciato ad essere utilizzate dagli stessi greci. Medicines du monde stima che la percentuale di greci che vi si rivolge sia salita dal 3-4% prima della crisi al 30% di oggi
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