Τρίτη 6 Νοεμβρίου 2018

Orfani di Pippo Violi: grecanico, letterato, storico, meridionalista

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Pippo Violi, nasce a Bova Marina nel 1947. Insegnante di discipline Storico-Letterarie, docente di letteratura e lingua greco-calabra e greca, di tradizioni e cultura greco-calabra e greca, scrittore, giornalista pubblicista

6 novembre 2018

“Non si sentiva che un vago odore di presenza fisica nei piccoli paesi dove, da sempre, era stata distante la caserma. Confinata in spazi umani a volte avari, a volte ricchi soltanto di rapporti formali, non ci riusciva di sottrarsi se non ad un circospetto guardare dentro quelle mura dai robusti portoni e dalle altrettanto robuste inferriate alle finestre… Il giovane sottufficiale e il paese si comprendono in uno scatto immediato, in una parola, in una esclamazione, annullando i piccoli e grandi drammi di provincia e le storture mentali, senza mai comunque tradurre il tutto in distorsioni delle proprie competenze e dei propri ruoli. Chi è abituato a volare sa che può scegliere sempre tra il volo maestoso dell’aquila e la rapacità mentale e fisica dell’avvoltoio. Egli e gli altri avevano scelto il volo dell’aquila, per indole, per inclinazione, per natura, per carattere. Quelle mura si “trasferirono”, divennero più chiare, e presto diventarono una piccola capitale intellettuale, ed a quel “paracadute” si aggrapparono velocemente in tanti, soprattutto chi non aveva mai creduto in formule scontate ed abusate, chi non aveva mai avuto la diffidenza come elemento psicologico affiorante. Cosimo invece visse il paese e il paese con lui, in una paziente e tenace opera di partecipazione, di estrazione di detti e di atteggiamenti significativi. Spesso per virtù di letteratura si è strappati al nulla, ma in verità sono soltanto i  motivi del cuore, la forza e l’intelligenza che recuperano uomini e cose in un mondo che in fondo è ed era dentro ciascuno di noi!”. Parole di Filippo Violi. Il Professore ricostruisce i riflessi della società bovese, quindi, calabrese, nella letteratura, consentendo di innestare un percorso di tutta utilità, percorrendo e approfondendo la cultura greco-calabra divenuta, anche grazie a lui, una bandiera antindranghetista per la legalità.

Pippo Violi, nasce a Bova Marina nel 1947. Insegnante di discipline Storico-Letterarie, docente di letteratura e lingua greco-calabra e greca, di tradizioni e cultura greco-calabra e greca, scrittore, giornalista pubblicista, già capo redattore di “Bova Post” e della rivista “I Fonì Dikìma”, è appassionato intellettuale, l’ultimo della sua generazione, nel Sud della Calabria, a difesa della minoranza linguistica dei greci di Calabria collocati nella fascia Jonica reggina e dei grecofoni dell’area grecanica, continuando la sua missione con estrema passione, sino alla fine dei suoi giorni, come illuminato studioso del pensiero calabrese, scrittore senza riserve per una giusta idea della giustizia. Le sue pubblicazioni: Anastasi – Canti politici e sociali dei Greci di Calabria; Le radici della nostra cultura; Storia degli studi e della Letteratura popolare grecanica; Pèmmu, jatì? (liriche); Storia e Origini della grecità calabrese; La Storia e la Letteratura Greca di Calabria: autori e testi; I Glòssa dikìma jà ta pedìa vol. I; La Nuova Grammatica e la Sintassi della lingua Grecanica; Dizionario Grecanico – Italiano – Grecanico; Tradizioni popolari greco-calabre; I Lessici antropo-toponimici di Bova e Palizzi; Inedito bovese: Francesco A. De Marco; Inedito bovese: Vincenzo Mesiani; Inedito bovese: Pasquale Natoli; Inedito bovese: Angelo Maesano; Inedito bovese: Agostino Siviglia; Inedito bovese: I fatti di Bova del 1848; Inedito Bovese: Note Linguistiche; Inedito Bovese: Demetra e Persefone – La palma di Bova; Inedito Bovese: Bruno Casile; Inedito Bovese: Salvatore Siviglia; Inedito Bovese: Corrispondenza tra il Tarra e Comparetti; Inedito Bovese: Le narade; Inedito Bovese: Demetra e Persefone, le “papazze” di Bova; Inedito Bovese: Gli elementi conservativi del greco-calabro; Storia della Calabria Greca, (con particolare riguardo ai paesi ellenofoni), 2a edizione, Kaleidon; I Campioni Olimpici nell’antica Magna Grecia; I Nuovi Testi Neogreci di Calabria, vol. I ed. Iiriti; I Nuovi Testi Neogreci di Calabria, vol. II ed. Iiriti; To Mavro Drapàni (liriche grecaniche); Vocabolario grecanico-italiano / italiano grecanico; Cognomi, toponimi e idronimi nella Reggio calabro greca; GRAMMATIKH KAI SUNTAXH TWN ELLHNOFWNWN THS KALABRIAS [Grammatica e Sintassi degli Ellenofoni di Calabria], Camera di Commercio Italo-Greca, Atene 2008; I Glòssa dikìma jà ta pedìa vol. I, (riedizione con Tito Squillaci); Quaderni di Cultura Greco-Calabra, Bova Marina, 2016. Vincitore del premio di poesia “Jalò tu Vùa” (1988-1990-1993); insignito del titolo di “Accademico di Grecia e Magna Grecia” (1996); vincitore del premio internazionale di poesia grecanica “Febo Delfi” (1996); vincitore del premio internazionale di poesia “Delia” (1997); premio alla carriera”Delia” (2001); vincitore del premio di poesia nazionale “D. Napoleone Vitale” (2002); vincitore del premio internazionale di poesia “Nosside” (2002); diploma di merito al concorso nazionale di poesia “Mendrànze n Poejia” sulle minoranze linguistiche (Livinallongo – Belluno – 2007); premio “Gigi Malafarina” di giornalismo, arte e cultura per saggistica e la cultura grecanica (2008); premio alla carriera UTE-TEL-B (2015); premio “O Nostos” Paleaghenea (2014).

Pippo si è nutrito di parole e di scritti. Grande il suo impegno per la lingua e la minoranza grecanica, il suo impegno di docente, sempre pronto a trasmettere ai giovani e meno giovani il suo sapere. Del suo impegno di uomo dall’animo nobile che ha dato prove solide di come si vive di solidarietà. Ha voluto, insieme a Laura, paziente donna che ha sopportato il suo totalizzante impegno culturale, adottare e portare a Bova Marina Thimoti, figlio autentico di un amore genitoriale senza vincolo di sangue. Ricordiamo il benvenuto del Sindaco di Bova Marina, compianto amico Prof. Pasquino Crupi. L’accoglienza è stata festosa. Pippo sapeva di aver dato un concreto esempio di integrazione ma senza ostentazione come il fatto più naturale del mondo. In quel periodo fatti di cronaca nera macchiavano Bova Marina, ma il suo impegno di ricercatore culturale non si faceva distrarre. Fu un colpo la perdita di Giovanni Andrea Crupi che ammirava come insuperabile maestro. Di Lui ha scritto: “Spirito libertario… non smise mai di ricercare ogni più piccolo fatto linguistico e di consegnarlo ai suoi legittimi proprietari, mai dimentico del mònito kantiano secondo cui la scienza per sé è inutile, se non serve a mettere in valore l’umanità… umanità che nella propria lingua vede una possibilità, l’unica, di riscatto e di elevazione sociale.” Del Prof. Pippo Violi ricorderemo l’instancabile battaglia per non fare perire la lingua della nostra isola grecanica, ricorderemo la voglia di vivere, che negli ultimi mesi lo ha abbandonato. Lo ricorderemo in ogni nostro incontro culturale o conviviale. L’Avvocato Domenico Vadalà, per tutti, così lo ha salutato nel giorno del suo funerale: “…. I tuoi amici Ti hanno onorato come meritavi.  Vai Pippo, qualche giovane studioso Ti seguirà nella staffetta per salvare la dignità nostra lingua. Che Dio Ti accolga come un uomo libero e fiero”.

Così lo ricorda il Dott. Santo Casile, Sindaco di Bova (Chora Tu Vua): “A nome di tutti i sindaci dell’area grecanica con grande intensità  esprimo sgomento e profonda tristezza per la perdita del caro amico prof. Filippo Violi,  l’improvvisa dipartita è una perdita grave per tutti soprattutto per la nostra cultura dell’area  ellenofona. Il Prof. Violi si è distinto per la sua tenace ed intelligente attività culturale per la sua azione didattica a favore del riscatto delle popolazioni grecaniche della bovesia e la sua opera di collaborazione con l’accademia di Grecia e Magna Grecia e per la sua vivida e toccante espressione poetica in lingua grecanica. Il prof Violi è stato protagonista di tante battaglie di civiltà ed impegno sociale padrone della sua parola che tocca autori di molti testi di cultura greco calabra, nelle sue opere il Violi non risparmia certamente critiche a quanti hanno voluto porre il problema della grecità in maniera deviante. Il compianto Professore, tra tanti modi per raccontare la grecità calabrese, la loro storia e la loro vita, ha scelto il suo il suo paese, della gente comune, di coloro i quali contano poco o non contano affatto i moralismi letterali dagli intellettuali a tutto servizio”.

Adesso, i sentimenti si arrestano davanti all’impossibilità di ricambiare il tanto che ci è stato donato. Una grande angosciosa solitudine ci pervade. In diversa maniera, abbiamo servito questa Calabria con i suoi inconfessabili segreti che ora, Pippo, porterà nel cuore di Cristo, accompagnato da Pasquino in quell’angolo di cielo riservato ai greci di Calabria, letterati, intellettuali, meridionalisti.

1 settembre 2017 (giorno del suo compleanno)

Stesi zittu pe tant’anni

Ma chist’annu haiu a parlari,

ca facisti scrusciu e danni

tra i to’ libri e i lupanari.

Ora, però, hai a diminuiri

Energia  e velocità:

E u penseru chi ‘nd’hai aviri

È mi ti godi la to’ età.

Chi non esti nu scherzettu

E non poi mi ti cunfundi

In italianu o in dialettu,

Su settanta tundi, tundi.

Perciò pigghja lu pareri

di cu ti voli beni assai

tu si ‘u focu ed eu ‘u braceri,

e non ti ‘bbandunu mai:

Ora è l’ura d’u coraggiu

Ca passau troppu vinu nt’e bicchieri

Hai mi pensi a u ‘to drenaggiu

A ‘to figghiu e a ‘to mugghieri.

Ca facisti tanti cosi

e servisti sempri a tutti

Ora è ura mi riposi

E mi godi d’i to frutti.

U mumentu è chiddhu adattu

E poi non parlamu cchiù

Oiji facimu un novu pattu,

Pe’ a secunda gioventù.

Nui chi insiemi ndi’ mbivimmu

Chiù di quantu era normali,

Rimanimu Pippu e Mimmu

Puru cu l’acqua minerali.

E’ pe’ chistu chi ora gridu

Cu la cori chi si espandi,

su commossu, ma sorridu:

belli auguri a ‘u frati grandi.

Mimmo Vadalà


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