Si conclude la
settimana densa di impegni che ha visto l'Arcivescovo di Costantinopoli,
Bartholomeos I, in visita in Salento. Dopo la preghiera ecumenica a Lecce, la
laurea ad honorem conferita dall'Unisalento, Sua Santità ha salutato la
comunità della Grecìa Salentina.
Bartolomeo I e
Mons. Domenico D'Ambrosio Arcivescovo di Lecce
Dal Salento. Il
Salento si congeda da Bartholomeos I, Arcivescovo di Costantinopoli. Un momento
unico, questo viaggio, non solo per la comunità ellenica salentina che ha
fortemente voluto l’incontro ma anche per chi ha condiviso le emozioni
trasmesse dalla forza umana e spirituale del Patriarca.
Cariche di pathos
le giornate salentine di Sua Santità il Patriarca Bartolomeo. Lecce,
Castrignano dei Greci, Carpignano Salentino, Otranto e Corigliano. Ogni tappa
ha regalato un momento di Storia al Salento. Nella giornata di ieri, l’Unione
dei Comuni della Grecìa ha conferito la Cittadinanza Onoraria a Sua Santità nel
Castello di Castrignano dei Greci.
La visita è
proseguita alla volta della Cripta Bizantina di Santa Cristina, a Carpignano
Salentino. La cripta di Santa Cristina si colloca tra le cripte bizantine più
antiche del Mediterraneo ed è la più antica presente al Sud. Qui Bartolomeo I
si è raccolto in preghiera davanti agli affreschi della cripta, raffigurazioni
che conservano le iscrizioni con datazione, firma e committenza, che fanno
risalire la più antica al 959. Gli affreschi sono stati presentati al Patriarca
dal Presidente dell’Associazione dedita alla tutela e alla conoscenza del
patrimonio carpignianese, Nea Carpiniana, Roberto De Rinaldis. Emozionante il
momento che ha visto il Patriarca davanti alla Theotokos raffigurante la
Madonna con bambino. Un affresco singolare e significativo poiché il bambino in
braccio alla Madre di Cristo è raffigurato con i tratti di un adulto.
Una giornata
intensa proseguita a Otranto e terminata nel bellissimo Castello di Corigliano
dove il Patriarca è stato festeggiato per i suoi 25 anni di Patriarcato.
Abbiamo incontrato in questa giornata il Console Onorario Greco per il Salento,
Antonella Mastropaolo.
Cos’ha
significato per voi questa visita e cosa rimarrà nei ricordi di Sua Santità il
Patriarca Evangelico, del viaggio nel Salento?
Bartolomeo I è un
grande uomo, con un carisma che cattura chiunque gli si avvicini. Per noi è
stato un grande onore ricevere il Patriarca nel Salento e, a sua volta,
Bartolomeo I teneva così tanto a conoscere questa terra legata all’Oriente da
Storia e Cultura che, malgrado le iniziali difficoltà burocratiche, ha voluto
assolutamente compiere questo viaggio. L’accoglienza e l’affetto che il Salento
ha riservato a Sua Santità rimarranno per sempre nel suo cuore, come egli
stesso ha dichiarato in questi giorni.
Presente anche la
dottoressa Marina Suma di Brindisi, alla quale abbiamo chiesto cosa resta al
Salento del viaggio di Bartolomeo I. Per il Salento, la presenza di Sua
Santità, un uomo che ama l’ambiente e che si batte per l’ambiente, ha
significato tantissimo. Con le parole del Patriarca, il nostro territorio e il
nostro ambiente si sono rivestiti ancor più del carattere della sacralità.
Sarebbe importante che i salentini ricordassero ogni anno, il primo settembre,
Giornata Mondiale per la salvaguardia del Creato, quanto sia sacro il nostro
ambiente con i suoi ulivi che proprio perché sacri non vanno toccati.
Prima di partire
in direzione di Bari, il Patriarca di Costantinopoli è stato salutato a Palazzo
Bernardini dalla signora Isabella Bernardini D’Arnesano, responsabile del
centro per la diffusione della lingua e cultura greca “ Dimitrios Glaros” e da
Ioannis Davilis, presidente della comunità ellenica del Grande Salento e
promotore del dialogo e l’Ecumenismo partendo dalla città-porto, ossia
Brindisi.
La storica visita
è stata quindi suggellata da una targa in marmo apposta sulla facciata di
Palazzo Bernardini nel centro storico di Lecce e svelata nel primissimo
pomeriggio di oggi. L'incisione è stata donata dal Rotary club leccese
presieduto da Francesco Baldassarre.
Un ringraziamento
particolare va ad Athanassia Karabela in Niarchos e a Ferdinando Vetrugno, che
hanno affiancato Leccenews24 durante la visita di Bartolomeo I Arcivescovo di
Costantinopoli.
A cura di Tiziana
Protopapa
Si conclude la
settimana densa di impegni che ha visto l'Arcivescovo di Costantinopoli,
Bartholomeos I, in visita in Salento. Dopo la preghiera ecumenica a Lecce, la
laurea ad honorem conferita dall'Unisalento, Sua Santità ha salutato la
comunità della Grecìa Salentina.
Bartolomeo I e
Mons. Domenico D'Ambrosio Arcivescovo di Lecce
Dal Salento. Il
Salento si congeda da Bartholomeos I, Arcivescovo di Costantinopoli. Un momento
unico, questo viaggio, non solo per la comunità ellenica salentina che ha
fortemente voluto l’incontro ma anche per chi ha condiviso le emozioni
trasmesse dalla forza umana e spirituale del Patriarca.
Cariche di pathos
le giornate salentine di Sua Santità il Patriarca Bartolomeo. Lecce,
Castrignano dei Greci, Carpignano Salentino, Otranto e Corigliano. Ogni tappa
ha regalato un momento di Storia al Salento. Nella giornata di ieri, l’Unione
dei Comuni della Grecìa ha conferito la Cittadinanza Onoraria a Sua Santità nel
Castello di Castrignano dei Greci.
La visita è
proseguita alla volta della Cripta Bizantina di Santa Cristina, a Carpignano
Salentino. La cripta di Santa Cristina si colloca tra le cripte bizantine più
antiche del Mediterraneo ed è la più antica presente al Sud. Qui Bartolomeo I
si è raccolto in preghiera davanti agli affreschi della cripta, raffigurazioni
che conservano le iscrizioni con datazione, firma e committenza, che fanno
risalire la più antica al 959. Gli affreschi sono stati presentati al Patriarca
dal Presidente dell’Associazione dedita alla tutela e alla conoscenza del
patrimonio carpignianese, Nea Carpiniana, Roberto De Rinaldis. Emozionante il
momento che ha visto il Patriarca davanti alla Theotokos raffigurante la
Madonna con bambino. Un affresco singolare e significativo poiché il bambino in
braccio alla Madre di Cristo è raffigurato con i tratti di un adulto.
Una giornata
intensa proseguita a Otranto e terminata nel bellissimo Castello di Corigliano
dove il Patriarca è stato festeggiato per i suoi 25 anni di Patriarcato.
Abbiamo incontrato in questa giornata il Console Onorario Greco per il Salento,
Antonella Mastropaolo.
Cos’ha
significato per voi questa visita e cosa rimarrà nei ricordi di Sua Santità il
Patriarca Evangelico, del viaggio nel Salento?
Bartolomeo I è un
grande uomo, con un carisma che cattura chiunque gli si avvicini. Per noi è
stato un grande onore ricevere il Patriarca nel Salento e, a sua volta,
Bartolomeo I teneva così tanto a conoscere questa terra legata all’Oriente da
Storia e Cultura che, malgrado le iniziali difficoltà burocratiche, ha voluto
assolutamente compiere questo viaggio. L’accoglienza e l’affetto che il Salento
ha riservato a Sua Santità rimarranno per sempre nel suo cuore, come egli
stesso ha dichiarato in questi giorni.
Presente anche la
dottoressa Marina Suma di Brindisi, alla quale abbiamo chiesto cosa resta al
Salento del viaggio di Bartolomeo I. Per il Salento, la presenza di Sua
Santità, un uomo che ama l’ambiente e che si batte per l’ambiente, ha
significato tantissimo. Con le parole del Patriarca, il nostro territorio e il
nostro ambiente si sono rivestiti ancor più del carattere della sacralità.
Sarebbe importante che i salentini ricordassero ogni anno, il primo settembre,
Giornata Mondiale per la salvaguardia del Creato, quanto sia sacro il nostro
ambiente con i suoi ulivi che proprio perché sacri non vanno toccati.
Prima di partire
in direzione di Bari, il Patriarca di Costantinopoli è stato salutato a Palazzo
Bernardini dalla signora Isabella Bernardini D’Arnesano, responsabile del
centro per la diffusione della lingua e cultura greca “ Dimitrios Glaros” e da
Ioannis Davilis, presidente della comunità ellenica del Grande Salento e
promotore del dialogo e l’Ecumenismo partendo dalla città-porto, ossia
Brindisi.
La storica visita
è stata quindi suggellata da una targa in marmo apposta sulla facciata di
Palazzo Bernardini nel centro storico di Lecce e svelata nel primissimo
pomeriggio di oggi. L'incisione è stata donata dal Rotary club leccese
presieduto da Francesco Baldassarre.
Un ringraziamento
particolare va ad Athanassia Karabela in Niarchos e a Ferdinando Vetrugno, che
hanno affiancato Leccenews24 durante la visita di Bartolomeo I Arcivescovo di
Costantinopoli.
A cura di Tiziana
Protopapa
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