Τετάρτη 5 Ιουνίου 2024

Ioannis Sopassis, detto Kouvos, Un eroe indimenticabile della rivoluzione cretese



Un eroe indimenticabile della rivoluzione 1830-1866
traduzione dal greco Yorgos D. Mylonas

Ioannis Sopassis, detto Kouvos, nato nel 1830 a Cheliana Creta, era figlio della grande famiglia di Milopotamo Creta.
La sua famiglia aveva origini dall’ alto Milopotamos e di preciso dal paese Livadia. Da giovane età sposò Maddalena Kokkinou, figlia del sacerdote - eroe Kraniotis, con la quale ebbe un figlio Dimitrios Ioannis Sopassis.

Kouvos fu uno dei protagonisti durante l’ olocausto del monastero cretese di Arkadi.
Nel 1866, durante la rivolta contro i turchi, un migliaio di contadini e pastori cercò rifugio tra le mura poderose del monastero.
I monaci accolsero tutti, le porte del monastero si chiusero come ali a proteggere quella folla di inermi, donne e bambini. Dalle gole, dalle forre salivano dal mare 15 mila soldati turchi, implacabili, ad annientare l’insurrezione. Quando gli assediati furono allo stremo di sete e di fame, l’abate li convinse che era meglio morire che cadere vivi in mano a quei nemici: che li avrebbero massacrati o fatti schiavi, e convertiti all’islam. Il 9 novembre 1866 i mille eroici assediati si radunarono nel luogo della polveriera. L’esplosione squarciò il cielo di Creta. I vincitori si impadronirono solo di un cumulo di macerie fumanti. Arkadi restò un simbolo per sempre: di Creta, della sua gente cristiana che non volle arrendersi. Ioannis Kouvos Sopassis si salvò dall’ esplosione ma poco dopo venne riconosciuto e arrestato dai turchi che lo portarono al paese di Messi, dove il grande eroe ebbe una tragica fine, torturato dai turchi fino a morte. 


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