Κυριακή 5 Αυγούστου 2018

Creta, la culla del mediterraneo

Una delle terre più belle dell’intera Europa

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Approfittiamo di un passaggio in barca a vela da Gythion, un piccolo borgo di pescatori affacciato sul golfo di Lakonikos nel Peloponneso, a Chania, la città più importante della costa nord-occidentale dell’isola di Creta.

1 Agosto 2018 

Un viaggio periglioso, visto che da queste parti le correnti marine sono particolarmente forti, con folate di meltemi, un vento che viene da nord, che spesso obbligano gli equipaggi ad indossare i giubbotti di salvataggio. Costeggiamo l’isola di Citera, cara alla Dea Afrodite e il disabitato isolotto di Anticitera, nelle cui acque fu ritrovato, all’inizio del secolo scorso, uno stupefacente meccanismo, ora esposto al Museo archeologico di Atene, considerato il più antico calcolatore dell’antichità.

Arrivati, non senza qualche difficoltà, nel porto di Chania, ci inoltriamo subito nel dedalo di viuzze dall’inconfondibile gusto veneziano. Da queste parti infatti la Serenissima ha dominato per secoli, venendo scacciata dai turchi solo a metà del diciassettesimo secolo. All’epoca la cittadina chiamata La Canea, era l’avamposto veneziano più importante del Mediterraneo orientale, insieme all’attuale capitale dell’isola Heraklion, denominata invece Candia.

Pur avendo subito negli ultimi tempi un impatto turistico importante, ma non devastante come in altri borghi del sud della Grecia, la cittadina si snoda dalle vecchie case del porto verso l’alto, dove, sul corso principale, ancora resiste un mercato coperto a pianta a croce, delizia per gli amanti della cucina greca e gli appassionati di architettura.
  
Tornando verso il mare, la cosa che maggiormente ci colpisce, è l’Arsenale veneziano, poderosa struttura che ora ospita un centro studi dedicato al Mediterraneo. A pochi metri sorge invece la Moschea di Hassan Pascha, detta anche del Giannizzeri, che, con le sue cupole, rimanda al periodo di massimo fulgore dell’Impero Ottomano. Alle spalle di questi due edifici, ci perdiamo nelle stradine piene di negozi di souvenir, ristoranti e botteghe di artigiani, dove oltre i tetti, ci appare incredibilmente la sagoma di uno dei due minareti sopravvissuti alla riconquista greca. In questo contesto storico, non poteva mancare anche una piccola sinagoga, quasi nascosta in un vicolo cieco. Una bellezza per gli occhi e per lo spirito, a testimonianza dell’incredibile ricchezza e tolleranza culturale che ha regnato qui per secoli.
  
La storia di Creta è talmente ricca di storia da rendere impossibile una descrizione accurata del suo glorioso passato. Basterà dire che sull’isola, nei pressi di Heraklion, sorge il palazzo di Cnosso, dove, tra le sue mura labirintiche, albergava il mitologico Minotauro. Oppure, verso la costa sud, sorgono i resti dell’insediamento di Festo, una delle città più importanti della civiltà minoica, spazzata via dall’esplosione del vulcano dove sorge ora Santorini. Il tempo del nostro viaggio però è limitato e decidiamo di concentrarci sulla parte occidentale dell’isola, con le sue incantevoli spiagge, prima tra tutte quella di Elafonissi, dove il mare assume cangianti colori turchesi, come raramente abbiamo trovato in altre parti del mondo. Risalendo verso nord, ci fermiamo a Phalasarna, ultima tappa del nostro viaggio.
  
Un agglomerato di pochissime case e qualche albergo, un tempo meta della gioventù hippie, giunta da ogni dove per ammirare i suoi tramonti dorati. A questo punto non resta che rilassarci e ripercorrere con la mente tutti i luoghi visitati in questo meraviglioso viaggio, in una delle terre più belle, ricche di storia e umanità dell’intera Europa.

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